2014
Zona Micheletti: Pensieri notturni
Nella mia consueta ora solitaria di guida per rientrare a casa dopo una domenica lavorativa mi stavo domandando sotto cosa avrei potuto archiviare la giornata di campionato che si era conclusa e alla quale manca però ancora l’appendice di Napoli-Genoa e Parma-Fiorentina. E forse sbagliando mi sono reso conto di non aver trovato una notizia, una emozione, uno spunto che mi facesse dire: ah sì, nella 25ma è successo che…
Partendo da Bologna-Roma passando per le due milanesi e transitando per il derby della Mole, non ho trovato niente di nuovo ma soprattutto niente di stuzzicante. ’Ora vengo e mi spiego’, come Camilleri fa dire al suo commissario Montalbano, per il quale vado pazzo: la Roma di Garcia ha imparato a fare l’italiana, vale a dire a giocare per il risultato e a gestirlo, Inter e Milan hanno mandato in onda due spettacoli modesti recitati da attori modesti, ma che partendo dal concetto che il risultato non è importante ma tutto, permettono soprattutto a Seedorf di fare 13 punti sui 18 che aveva a disposizione: e di questi tempi non è poco. La Juve vince con il Torino una partita che ha avrebbe potuto infiammare gli animi per il contatto in area Pirlo-El KAddouri, ma che si è subito spenta per l’acquiescenza che ormai tutti abbiamo preso nei confronti di questa classe arbitrale veramente scarsa e alcuni casi indisponente (vedi il fischietto di Genova che ha sancito il rosso per Lopez per un ”ma vai” e ha salvato altri per un “vaffa”). A Verona si sono visti più calci che calcio, a Udine se non c’è Di Natale non c’è nulla, a Livorno tutti in fibrillazione per il pre partita e non per il durante.
Questi pensieri hanno occupato circa mezz’ora di guida (penso piano e vado altrettanto) mentre gli altri trenta minuti li ho occupati pensando che forse la strategia iniziale dello spezzatino calcistico (divide per aumentare le emozioni) forse sta dando il risultato opposto: se forse infatti ci fossero state anche Parma-Fiorentina e Napoli-Genoa, avremmo avuto qualche notizia in più da commentare e da incrociare rendendo un po’ meno opaco un pomeriggio domenicale da dimenticare. È vero che tutto questo è risultato dei posticipi per gli impegni di coppa, ma è anche vero che una diversa gestione delle scelte avrebbe dato, a mio avviso, risultati diversi: ad esempio si poteva mettere Inter-Cagliari (o Milan-Samp) al sabato e spostare la Roma alla domenica pomeriggio almeno per avere più vicinanza con il risultato della Juve, spostando il derby torinese alla sera e rimettendo la Lazio al pomeriggio. Quanto meno, si sarebbe evitato l’annacquamento del solo argomento vero di discussione che regge ancora in questo torneo: la lotta a distanza tra Roma e Juve.
Sono arrivato: è meglio che smetta di pensare.