2014

Zola: «Tattica? Il calcio non è una guerra»

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L’ex attaccante esalta il ruolo delle doti tecniche nel calcio

Gianfranco Zola ha parlato del proprio rapporto con il calcio italiano e del ruolo della tecnica nel mondo del pallone, spesso asservito a questioni slegate dalle capacità balistiche dei giocatori. A La Gazzetta dello Sport l’ex attaccante ha sottolineato la bellezza dei gol di Pirlo e Pjanic nell’ultimo turno di Serie A: «Bellissimi, sono i gesti che rendono il calcio uno sport unico. In Inghilterrà quando parlo della Serie A viene sempre fuori il nome di Pirlo, lo adorano».

NON SIAMO SOLDATI – Il discorso si è poi spostato sul valore della tecnica nel calcio: «I colpi dei campioni sono sempre decisivi. Illuminano lo spettacolo. Si può rinunciare a tutto, ma senza la tecnica non vai da nessuna parte» ha sentenziato l’ex del Chelsea, per poi raccontare come negli anni ’90 il calcio italiano si sia troppo piegato ai tatticismi: «Negli anni Novanta si esagerò con la tattica. Io non sono nemico degli schemi. Nel calcio sono importanti e vanno sorretti dalla corsa, ma ad un certo punto il sistema si sbilanciò. Ma il calcio non è la guerra o una partita a scacchi».

LOTTA SERRATA – Non mancano parole sulle differenze tra Italia ed Inghilterra: «Il calcio inglese si sta evolvendo. Non è più quello di un tempo. A parte il maggior volume di denaro che lo rende più appetibile alle stelle straniere, dal punto di vista della mentalità si cerca di vincere sempre» ha spiegato Zola, sottolineando come in Italia in un certo senso si punti di più a distruggere quanto creato dall’avversario. Non mancano infine un pronostico sulla lotta scudetto ed un commento sui più forti in Italia: «Juve e Roma per me se la giocano fino all’ultimo. I più forti? Totti è straordinario, nel podio over 30 metto anche Di Natale. Tra i giovani ho un debole per Giuseppe Rossi, Insigne e Gabbiadini».

 

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