Hanno Detto
Gianfranco Zola: «Pioli è bravo, sa come utilizzare al meglio Loftus-Cheek»
Gianfranco Zola ha parlato a La Gazzetta dello Sport di Loftus Cheek, conosciuto al Chelsea, e ha elogiato Pioli
Gianfranco Zola ha conosciuto Ruben Loftus-Cheek in qualità di collaboratore di Maurizio Sarri al Chelsea. Oggi racconta il giocatore inglese del Milan a La Gazzetta dello Sport, dopo la notte europea che lo ha visto segnare una doppietta al Rennes.
IN ESTATE DISSE CHE AVREBBE SORPRESO – «Perché è un grandissimo giocatore e se trova continuità proteggendosi dagli infortuni è un vero top-player. Uno di quelli che permettono di fare un salto di qualità enorme: rompe gli equilibri, salta l’uomo, fisicamente fortissimo».
IL RUOLO MIGLIORE – «Nasce esterno offensivo, destra o sinistra. Si è adattato a interno e poi è stato uno dei due centrali in mezzo. Con questa disponibilità ha potuto aggiungere alle sue caratteristiche l’abilità in fase difensiva. Resta però più efficace se schierato nella metà campo avversaria, più da mezzala che da trequartista. Un po’ più largo si sente a suo agio. Pioli è un bravissimo allenatore, sa bene dove collocarlo per renderlo sempre più incisivo».
IN COSA PUO’ MIGLIORARE – «Potrebbe allenare di più il tiro da fuori. Con una potenza come la sua può arrivare più spesso alla conclusione dalla distanza. Aggiungerebbe anche questi gol al repertorio: oggi segna di più con incursioni, liberandosi con il dribbling o facendo leva sulla fisicità. Il tiro da fuori però è un gesto tecnico di base, può fare meglio».
PER PIOLI É COME MILINKOVIC-SAVIC – «Ci sta tutto. Milinkovic resta più forte di testa, va a colpire con più convinzione. Ma Ruben ha un altro passo, è ancora più veloce e dinamico».
RENDIMENTO COME AL CHELSEA – «Allora sì. Non credevo che un giocatore di quella stazza potesse essere tanto abile nel palleggio. Con Sarri proponevamo allenamenti in spazi ristretti e uno-due rapidi. Pensavo Ruben andasse in difficoltà e invece era bravissimo. Anche Maurizio rimase subito colpito».