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Zirkzee: «Al Bologna si sta bene, guardiamo sempre più in alto»
Joshua Zirkzee, attaccante del Bologna, si racconta a La Gazzetta dello Sport: «Io in tre parole? Divertente, pazzo, creativo»
Joshua Zirkzee è il trascinatore del Bologna che sta stupendo in questa prima parte di stagione. L’olandese si è raccontato a La Gazzetta dello Sport.
RUMORS – «Leao ha messo un like su una notizia di apprezzamento del Milan nei miei confronti? Non lo so, ma non mi interessano questi rumors… Io so che quando giro nel centro di Bologna tanti mi fermano e parliamo. Ieri, dopo una foti, un ragazzo mi ha detto “A Firenze gol eh! Io domenica ci sono”. Ecco: io cerco sempre di giocare bene perché la gente non la voglio deludere».
ARNAUTOVIC – «Avevamo e abbiamo un bellissimo rapporto: quando ho fatto il primo gol in questa stagione, la prima telefonata è stata di Marko. Non mi vergogno a dire che son stato felice quando è andato all’Inter: si è liberato un posto. Cosa mi ha detto? “Adesso è il tuo turno”. Dopo le vacanze sono tornato ad allenarmi e mi sono detto: fai tutto quello che devi fare per non deludere nessuno. Credo di essere cresciuto. Da piccolino guardavo Ibra, Ronaldinho, Ronaldo il Fenomeno, Van Basten, poi ho giocato con Lewandowski e Arnautovic: ma a questi due non ho mai chiesto pareri o trucchi. Li ho guardati, ho assorbito nozioni, giocate. E il resto l’ho messo io, di mio».
THIAGO MOTTA L’HA DEFINITO “IL SIMBOLO DEL BOLOGNA” – «É un bell’attestato, davvero. Ma qui non ci sono solo io: tutti sappiamo cosa dobbiamo e vogliamo fare così come io so quali sono le mie qualità. Questo è un bel gruppo sa perché? Può capitare in uno spogliatoio che alcuni abbiano problemi: beh, se ne parla, ci si confronta, ci diamo una mano, una volta alla settimana si va anche tutti a cena. Siamo una squadra internazionale e Motta ci ha insegnato a guardare sempre avanti e sempre più in alto. Stiamo bene insieme».
OBIETTIVO EUROPA – «La strada è lunga e bisogna lavorare duro ogni giorno. Se lei mi chiede cosa preferisco fra fare grande il Bologna o andare a giocare presto in una big io le dico che la scelta giusta è la prima: fare grande il Bologna. Poi si vedrà».
THIAGO MOTTA IN TRE PAROLE – «Bella domanda. Motta è Motta. Ci fa guardare sempre avanti o più in alto, ma Motta è il Coach. Punto».
ZIRKZEE IN TRE PAROLE – «Divertente, pazzo, creativo».