2018
Zidane carica il suo Real: «Più pressione c’è, meglio è»
Il tecnico del Real Madrid, Zinedine Zidane ha parlato nella conferenza stampa di vigilia della finale di Champions League
Tre finali, di cui due vinte, in tre anni non nascono per caso. «Il segreto del nostro successo? Lavoro e talento» dice Zinedine Zidane. E aggiunge: «In buone dosi. Non è facile essere qui, sappiamo quanto sia complicato e siamo felici di poter giocare un’altra finale». La terza consecutiva, appunto. «Il calcio è la mia passione, lo è sempre stato. Mi piace competere e lavorare, e se lo fai in un club come il Real Madrid ovviamente puoi arrivare a fare ciò che stiamo facendo in questi anni. Però io vivo il tutto con normalità».
Zidane ha preso in mano il Real Madrid nel gennaio 2016 e, per ora, ancora nessuno l’ha fatto fuori. Fatto straordinario che domani sera potrebbe diventare leggendario visto che nessun tecnico dei Blancos ha mai alzato più di due coppe di fila. Pressione? Non per il francese: «Non soffro, al contrario, sono contento di poter vivere un’altra finale perché è un momento unico. Ciò che vivremo tra oggi e domani non lo vivremo mai più. Ci saranno altre cose, ma saranno differenti. E allora dobbiamo approfittarne, godercela. E se poi c’è un po’ di pressione meglio, è più bello».
E’ rilassato e sorridente Zizou. Non è uno spettacolare oratore come Klopp ma comunica bene con l’enorme platea raccolta nell’Olimpico di Kiev ad ascoltarlo. «La finale è al 50%, so che fuori c’è chi ci vede favoriti ma vi assicuro che nello spogliatoio non è così. Nel nostro spogliatoio non siamo favoriti per niente». E si sente valorizzato al meglio gli chiedono, inizialmente Zidane dice di si, poi si corregge: «A volte no ma la vita è così. A me interessa solo far le cose bene e dare tutto. È lo stesso chiedo ai miei giocatori: dare tutto. Poi se c’è un rivale più forte non puoi farci nulla. Io penso di essere giudicato positivamente perché do tutto, poi non è che posso gestire tutto ciò che pensa la gente, e comunque ‘no pasa nada’, non succede nulla»