2013
Zico: “Quando mi volevano Milan e Roma. E con Maradona…”
ZICO UDINESE MILAN ROMA MARADONA – Intervistato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, nell’ambito della rubrica settimanale Extra Time, Zico ha raccontato diversi retroscena sul suo rapporto con il nostro Paese. L’ex fenomeno brasiliano, che oggi compie 60 anni, ha parlato anche dell’amicizia trentennale che lo lega a Diego Armando Maradona, tornato ieri in Italia: “Nell’80 Rivera e Colombo (vicepresidente del Milan, ndr) erano venuti a Rio per comprarmi. Ma allora era difficile prendere un giocatore del Flamengo, avevamo vinto il primo titolo brasiliano, il club voleva tanti soldi. E non era come oggi dove a fine contratto il giocatore è libero: lì valeva ancora la legge del cartellino. Peccato, perché io ero già d’accordo col Milan, ma i rossoneri alla fine offrirono troppo poco al Flamengo. Altre offerte dall’Italia? Mi cercarono Dino Viola, presidente della Roma, e Nils Liedholm, il tecnico. Un giornalista fece da mediatore, noi tornavamo da Francoforte con la nazionale. Liedholm e Viola mi invitarono a cena e c’era anche Junior. Ma non se ne fece nulla. Poi Falcao, a Roma dall’80, mi richiamò per propormi ancora i giallorossi, ma io avevo già firmato con l’Udinese. Avevo parlato con Edinho, mio compagno di nazionale, e mi aveva convinto, dicendo che la squadra si stava rinforzando, che era cambiata la mentalità, che puntavano al titolo come la Roma di Falcao. In Brasile avevo vinto tutto e cercavo nuovi stimoli. E l’Udinese è stato l’unico club a fare un’offerta concreta al Fla: 6 miliardi di lire! Il brutto secondo anno a Udine? L’Udinese vendette tanti giocatori, fra cui Causio e Virdis, alla fine lottammo più per non retrocedere che per l’Europa. E poi il g.m. Dal Cin, che mi portò in Italia, litigò col patron Mazza, saltarono i piani… La mia amicizia con Maradona? Diego l’ho incrociato la prima volta nel 1979 in un’amichevole fra Argentina e Resto del Mondo. Poi ci siamo affrontati al Mondiale 1982, e io segnai. Ci siamo rivisti in un’amichevole a Rio nell’85. Pochi mesi dopo un intervento di Marcio Nunes, del Bangu, mi mise k.o.. Dovetti affrontare 3 operazioni al ginocchio sinistro. Rimasi k.o. tanti mesi e Diego tramite un comune amico mi mandò una lettera d’incoraggiamento, fu molto affettuoso. Non l’ho mai dimenticato.“