2020

Zenga propone: «Giochiamo a ferragosto, chi se ne frega delle vacanze»

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Walter Zenga ha parlato alla Gazzetta dello Sport della ripresa del campionato. Le parole del tecnico del Cagliari

La ripresa del campionato di Serie A continua a tenere banco in Lega Calcio, lasciando in uno stato di incertezza giocatori, tecnici e club. Sulle pagine della Gazzetta dello Sport Walter Zenga ha raccontato come sta vivendo questa situazione. Le parole del tecnico del Cagliari.

RIPRESA – «Se riprende il calcio vuol dire che riprende un po’ di vita e allora accetteremo quello che sarà. Nel caso la vedo dura finire entro giugno, più facile sfondare su luglio, e allora: le vacanze? Chissenefrega delle vacanze. Dobbiamo giocare a Ferragosto? Giochiamo a Ferragosto. Quattro partite alla settimana? Giochiamole. Stipendi tagliati? Sarà così per forza».

CAGLIARI – «Dal 7 marzo non ho più sentito un giocatore, li ho lasciati in pace con le famiglie: ce l’hanno tutti qui, l’unico senza sono io. Sto facendo corsi di leadership online, su Wyscout ho studiato i profili tecnici e personali dei giocatori. Non sapere quando mi servirà tutto questo è dura, preferirei mi dicessero: fino a fine maggio non se ne parla. Per ora, primo protocollo: nessuna ripresa effettiva degli allenamenti, solo attività a casa».

SALVEZZA – «Se pensi: oddio lotterò per non retrocedere, lotterai per non retrocedere. Nainggolan, Nandez, Rog, e poi Olsen e Simeone dopo gli infortuni di Cragno e Pavoletti: non mi pare un mercato da salvezza».

FRAGILITÀ CAGLIARI – «Certo che mi sono fatto un’idea, e ci lavorerò. Quando e se torneremo a giocare, non c’entrerà più nulla la classifica di oggi e chi era ognuno di noi: solo quello che saremo diventati. Mancheranno 13 partite: un mini campionato, dove può succedere di tutto. Avrei voluto con me Gianni Vio a prescindere – le palle inattive sono il mio chiodo fisso – ma in 13 gare possono essere una soluzione ancor più determinante».

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