2014
Zaza: «Non ho ancora dimostrato nulla»
Le parole di Zaza, l’attaccante del momento.
SASSUOLO ZAZA – L’uomo del momento, Simone Zaza, attaccante del Sassuolo e della Nazionale, ha parlato ai microfoni di “Sky Sport“, del magic moment che sta vivendo.
LA NAZIONALE – «Ho tagliato la barba perchè stava iniziando a darmi fastidio e questa mattina ho deciso di tagliarla. La pressione? Non ero abituato a tutto questo. La mia vita calcistica, in un certo senso, ha avuto una svolta. Mi ci devo abituare e spero di farlo perchè è tutto molto bello. Conte? Il mister non mi ha parlato personalmente, ha fatto i complimenti alla squadra per la vittoria e mi ha dato due-tre consigli. Mi ha detto che devo migliorare nelle scelte, nei tempi di gioco, devo segnare di più e devo imparare i meccanismi del suo gioco, secondo me devo migliorare e fare i gol facili. Balotelli? La differenza tra me è lui è ancora enorme, lui potenzialmente potrebbe essere uno dei più forti al mondo. Non sto cercando di difenderlo ma tutti sbagliano e lui è ormai un personaggio pubblico di primo livello e tutto viene accentuato. Dal punto di vista calcistico siamo due attaccanti diversi e sinceramente non mi piacciono i paragoni, lui gioca da tanto, io ho solo fatto una stagione nemmeno tanto eccezionale e devo ancora dimostrare chi sono».
IL SASSUOLO – «Di Francesco mi vuole bene, ho un bellissimo rapporto con lui, mi ha insegnato tanto, anche cose esterne al calcio. Lui aiuta molto i giovani, non solo con me, anche con Berardi, con Sansone, è un allenatore che si fa volere bene. L’unica difficoltà, tra virgolette, che ho avuto, è stata quella del cambio modulo perchè qui giochiamo a tre in attacco e in Nazionale invece giochiamo a due e ringrazio Ciro per l’aiuto che mi ha dato. Io non mi aspettavo la convocazione, l’ho appresa proprio da Sky sabato in ritiro
I MODULI E LO SPOGLIATOIO ITALIANO – «Io non mi fascio la testa, voglio diventare forte, giocare in Nazionale per dieci anni ma non vivo questo con ansia. Ho fiducia in me stesso e tutto dipende da me. Giocando a due punte tocco più palloni ma sinceramente non mi interessa tanto il discorso di una, due, tre punte, l’importante è fare gol. L’Ascoli? Ho fatto dei bei gol ma giocavo in serie B. Anche lo scorso anno a Napoli e quest’anno col Cagliari ho segnato dei bei gol. Lo spogliatoio italiano? In questo periodo ho vissuto tutto in maniera tranquilla e mi sono emozionato in due occasioni: quando ho fatto gol con la Norvegia e ieri quando sono rientrato negli spogliatoi con tutti i compagni che mi hanno cantato l’inno. Cosa mi ha detto mia madre dopo il gol con l’Italia? E’ orgogliosa, contenta e mi ha chiesto come va la gamba e poi mi ha detto bravo e tutte le cose che una mamma può dire».
L’INTER – «Io ho voglia di giocare a San Siro contro l’Inter perchè l’anno scorso ero in panchina. Ho voglia di continuare a fare bene, il 7-0 dello scorso anno è passato, tutto dimenticato. Ranocchia? In aereo abbiamo fatto qualche battuta sulla partita di domenica, ora io conosco lui meglio e lui conosce me, sarà una bella sfida. L’Inter è una squadra fortissima ma noi proveremo a dire la nostra».