2017

Udinese-Samp, la sfida di Zapata: «Possiamo arrivare lontano»

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Duvan Zapata, centravanti da battaglia: «Voglio battere il mio record personale di gol e migliorare. Ferrero…»

Una pipa all’improvviso per battere il Milan e farsi amare dal “Ferraris” a tinte blucerchiate. Duvan Zapata si racconta a “La Gazzetta dello Sport” in vista di Udinese-Samp, sfida tra passato e presente: «Un amico me ne ha parlato, genovese e genoano, ma che vive a Udine: così mi è venuta l’idea dell’esultanza. Contro l’Udinese non esulterò, anche se dovessi segnare. Io lì sono stato bene e porto Udine nel mio cuore. Certo, pensavo che avrebbero fatto qualcosa in più per trattenermi…». A Napoli non c’era spazio per rimanere: «Non mi hanno considerato. Ero reduce dalla mia miglior stagione italiana e credevo di poter dire la mia. Invece sono rimasto due mesi emarginato: per fortuna è arrivato Ferrero. Mi voleva già due anni fa, quando l’allenatore era Zenga».

EMERGERE – Alla Sampdoria Zapata sostituisce – almeno idealmente – il connazionale Muriel, così come succedeva ai tempi dell’U-20: «Vero, ma voglio superarlo: punto a fare più gol di lui alla Sampdoria e diventare l’attaccante colombiano che ha segnato di più in Italia». Non c’è dubbio che il centravanti abbia avuto momenti complicati nella sua carriera: «Quando avevo vent’anni, è mancata mia madre mentre ero in ritiro con la nazionale U-20. Il calcio mi ha aiutato a concentrarmi su altro, ma appena arrivato all’Estudiantes, mi sono rotto il perone. Non è stato facile farcela da solo, ma sono andato avanti». Giampaolo è stato fondamentale per l’inserimento a Genova: «Mi ha fatto vedere i video degli allenamenti, perché imparassi i movimenti. Con Quagliarella ci siamo intesi subito».

MODELLI E OBIETTIVI – Ci sono stati diversi maestri per il colombiano: «All’Estudiantes ho avuto la fortuna di giocare con Veron, tra l’altro un ex Samp. Lui per i tifosi era Dio, per noi ragazzi un esempio. I miei modelli da centravanti? Drogba, Ibrahimovic e Adriano: li prendevo quando giocavo con la Playstation. E ho cercato di rubare loro qualcosa». Ancora imbattuta, ci si chiede dove possa arrivare la Samp: «Più in alto possibile. La Champions è un sogno, l’Europa League un traguardo più alla portata. Ho capito che il salto di qualità si può fare in partite come quella di domani: vincere contro le grandi conta, ma è con le formazioni medio-piccole che puoi fare la differenza».

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