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Atalanta, Zapata: «Gasperini fondamentale. Coppa Italia? Voglio tutto»

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Duvan Zapata parla della stagione con l’Atalanta e degli obiettivi degli orobici: ecco le dichiarazioni dell’attaccante colombiano

Duvan Zapata ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

FINALE DI STAGIONE«Di facile non c’è nulla. In classifica siamo tutti lì e non possiamo sbagliare mai. Poi c’è la finale con la Juve: vincere un titolo sarebbe speciale e ti farebbe giocare la Supercoppa. Ma io non scelgo, voglio tutto».

INTER PIU’ FORTE – «In sincerità… No. Hanno vinto, ma ci hanno sofferto, come tutte le volte che ci hanno affrontato. Poi non sempre i risultati rispecchiano i meriti. Io credo che l’Inter sia prima perché ha avuto più tempo per lavorare sui dettagli, dopo essere stata eliminata in Europa».

UDINESE – «Ho solo bei ricordi di Udine. Quando arrivai, mi feci male quasi subito, segnando un gol al Bologna. Dovevo star fuori 4 mesi, tornai dopo 3: mi curarono alla grande. E poi, al secondo anno, andai per la prima volta in doppia cifra».

GASPERINI«Il mister è stato fondamentale soprattutto nei miei primi mesi a Bergamo. Non segnavo, faticavo a capire i meccanismi della squadra, non conoscevo i compagni. Mi ha dato fiducia».

PIU’ GOL «Mi avevano appena fatto vedere una statistica: sono l’attaccante della A che ha colpito più pali e traverse (cinque, come Calhanoglu e De Paul, n.d.r.). Troppe volte sono andato vicino al gol senza poi segnare».

DIFENSORI AVVERSARI – «Demiral è proprio tosto e veloce. Poi De Vrij».

LUKAKU«Non siamo così simili. Sta facendo un grande campionato, ma pure lui ha faticato prima».

LITE CON IBRA «Cose di campo. Nei giorni seguenti circolò un audio che attribuirono a me, dove si parlava di rigori per il Milan. Non ero io, ma i tifosi rossoneri mi riempirono di insulti. Pensare che io non ho nemmeno risposto a Ibrahimovic: stavo vincendo 3-0, perché mettersi a litigare?».

PODIO ATTACCANTI – «Mbappé non vale? Ok. Lewandowski, Haaland e… Muriel. Che
forte Lucho».

COPPIA MURIEL «Con un solo centravanti o due, cambia poco. I concetti della
squadra restano gli stessi, anche se con me e Lucho abbiamo più verticalità. Con altri facciamo più possesso».

ATTACCANTI COLOMBIANI«Siamo un popolo allegro, per questo diamo il meglio dalla
metà campo in su. Ci piace fare gol, dare spettacolo».

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