Zaniolo: «La Juve è la Juve, ma potrei anche restare in Turchia» - Calcio News 24
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Zaniolo: «La Juve è la Juve, ma potrei anche restare in Turchia»

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Nicolò Zaniolo

Le parole di Zaniolo: «A Istanbul mi trovo bene Poi se entro fine agosto dovesse arrivare una buona occasione per la squadra e per me…»

Nicolò Zaniolo ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha toccato diversi argomenti: dagli ultimi sei mesi al Galatasaray, al futuro con le sirene bianconere a tentarlo, passando anche dalla riconquista della Nazionale e la nostalgia di Roma. Di seguito le sue parole.

FUTURO – «A Istanbul mi trovo bene e gioco la Champions League. Poi se entro fine agosto dovesse arrivare una buona occasione per il Galatasaray e per me la prenderemo in considerazione. Sono aperto a tutto. A partire dalla possibilità di non muovermi e restare al Galatasaray, dove mi trovo alla grande. Sì, la Juve è la Juve, anche senza Champions o coppe internazionali. Io da ragazzino ho sempre tifato per i bianconeri, il mio idolo era Pogba. Giocare nella Juve mi farebbe piacere. Parliamo di un grande club. Ripeto: se ci sarà l’opportunità che renda felici tutti e tre – il Galatasaray, io e la Juve – ben venga. Altrimenti sto benissimo in Turchia. Non mi creo aspettative, comunque vada andrà bene».

ULTIMI 6 MESI – «A Istanbul ho trovato persone super, tanto in città quanto all’interno del Galatasaray. Mi hanno aiutato tutti ad ambientarmi in fretta. Mi trovo molto bene. In Turchia ho conosciuto un amore incredibile per il calcio. Mi vengono ancora i brividi se penso all’atmosfera dello stadio dopo la doppietta che ho segnato nel derby contro il Fenerbahce. Pazzesco! E poi ho vinto il campionato turco. Dopo la Conference con la Roma, un altro trofeo importante. Speriamo che diventi una abitudine».

BOEY, ICARDI E MERTENS – «Sacha è un bel giocatore: ha corsa, tecnica, difende bene. Al Galatasaray gioca a destra, proprio dietro di me. Non mi stupisce l’interesse della Juve e delle big. Quanto a Icardi è senza dubbio il miglior centravanti con cui ho giocato. E su Mertens cosa posso dire? Parliamo di un attaccante che ha scritto la storia del Napoli».

RUOLO – «Mi trovo molto a mio agio come esterno destro che parte largo e poi taglia dentro il campo. Il trequartista è un ruolo che posso ricoprire bene. Come mezzala mi viene naturale inserirmi e buttarmi in area, ma devo lavorare per migliorare in fase difensiva».

RITORNO IN NAZIONALE – «È sempre un onore giocare in Nazionale ed è stato bello ritrovarla. Abbiamo un bel gruppo, forte. Io ho un debole per Verratti: Marco è un giocatore fantastico».

CASADEI IL SUO EREDE – «Sì, mi rivedo in lui. Casadei ha fatto il mio percorso dalla Primavera dell’Inter a una big, all’interno di una trattativa. Ho seguito il Mondiale Under 20 e mi ha impressionato. Lo conosco e spero abbia un bel futuro. Adesso Cesare è al Chelsea. Non so se abbia nostalgia dell’Italia: quelle sono scelte personali».

NOSTALGIA DI ROMA – «Roma è stato un momento importante della mia vita, con pagine bellissime e altre un po’ meno, e sarò grato in eterno a tutti i tifosi. Il mio augurio è che la Roma possa vincere tanto nelle prossime stagioni. Sono stati anni belli. Mi mancano i pranzi al ristorante la Locanda, che era diventata un po’ la mia seconda famiglia».

SE HA SENTITO MOURINHO – «No, non l’ho più sentito. Però so che Mourinho mi vuole bene, chiede sempre di me a Sergio Olivera, mio compagno al Galatasaray. Sarò sempre grato a Mou».

UN ANEDDOTO SULLO SPECIAL ONE – «L’anno scorso, prima della partita contro l’Empoli, ero un po’ giù di morale perché non segnavo da cinque o sei partite. Mourinho mi ha preso da parte e mi ha detto: “Nicolò, stai sereno. Oggi segni”. E così è stato. Mourinho vede sempre tutto prima, è incredibile. È un allenatore top, speciale. Uno che ti stimola sempre».