2017
Renato Sanches chi? Il Milan scopre Zanellato, un Rabiot fatto in casa
Contro lo Shkendija, Zanellato si gioca la prima grande chance da titolare: Montella studia il baby gioiellino del Milan, che può diventare il play rossonero del futuro
San Giovanni non fa inganni. Questo spera Vincenzo Montella, che questa sera testerà dal primo minuto un ragazzo che ha tutto per poter scrivere pagine importanti del futuro del Milan: Niccolò Zanellato. Nato il 24 giugno del 1998, in un San Giovanni in cui i due centrocampisti Petit e Djorkaeff risolvevano Francia-Danimarca ai mondiali transalpini, Zanellato è uno dei tanti talenti che stanno uscendo dalla florida cantera rossonera. Da due anni è anche nel giro della Prima Squadra, ma in Serie A non è mai riuscito ad esordire (ma si è ritagliato qualche scampolo di Milan nelle amichevoli dell’estate scorsa contro Bayern Monaco e Bordeaux). E la “colpa”, se si può definire così, è di Manuel Locatelli, che con maggior forza è riuscito ad imporsi sia con Mihajlovic che con Montella.
Un piccolo Rabiot per il Milan: ecco chi è Zanellato
Nel ruolo di regista il Diavolo ha, quest’anno, una straordinaria abbondanza. Oltre all’infortunato Biglia, che rientrerà dopo la sosta per le nazionali, il Milan vanta in rosa la presenza di Montolivo e di José Sosa, l’unico ancora in odore di mercato. Ma non solo, perché Montella ha anche più volte testato Locatelli nel ruolo di playmaker, anche se questa sera contro lo Shkendija verrà probabilmente impiegato da mezz’ala. Proprio per favorire Zanellato, un giocatore che in Primavera si è imposto con personalità e che adesso è già abbondantemente maturo per giocare con i grandi. Il ragazzo, descritto come un grande professionista con la testa sulle spalle, piace molto anche alla dirigenza, che ha chiesto a Montella di impiegarlo dal primo minuto anche in Europa League.
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La gara di Skopje è quella giusta per dimostrare di essere all’altezza. Lo paragonano tutti a Rabiot per la folta chioma bionda e per le movenze da centrocampista completo: un po’ incursore, un po’ regista, ma anche un discreto recuperatore di palloni. Al momento Zanellato, a differenza del centrocampista del Psg, non è ancora uscito con decisione dal guscio delle giovanili. Ma un anno fa ha strappato a Galliani il rinnovo di contratto fino al 2019, che lo ha reso un uomo molto appetibile anche in chiave futura, consegnandolo a Fassone e Mirabelli nella situazione migliore possibile (a differenza di Donnarumma).
In cabina di regia, dunque, sarà la notte di Zanellato. Che, con una grande prestazione e con l’aiuto del procuratore (niente meno che Beppe Riso), potrebbe diventare una pedina appetibile anche in Serie A: un prestito in provincia lo può rendere da Milan. Oppure, se non dovesse arrivare Renato Sanches, chissà che Montella si ritrovi a dare fiducia ad un tesoro fatto in casa. E, Cutrone docet, a volte le soluzioni più improbabili si possono rivelare vincenti.