Zamparini si racconta a Dribbling - Calcio News 24
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2009

Zamparini si racconta a Dribbling

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Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, è intervenuto come ospite nel corso della trasmissione Dribbling in onda su Rai2. Questo quanto dichiarato dal patron rosanero, innanzitutto sui problemi del calcio italiano: “Il problema è che da tanti anni la differenza di fatturato fa anche la differenza in campo. Le squadre italiane non sono più in grado di comprare i campioni più grandi del mondo, anzi sono scappati i vari Kakà  e Ibrahimovic e ne scapperanno altri. Tutto questo perchè la parte economica predomina ancora, quindi il campionato sarà  sempre disuguale. Questo non vuol dire che in Italia dobbiamo spendere di più, secondo me purtroppo il calcio è questo qui e quindi le italiane dovranno fare di necessità  virtù e quindi muoversi per cercare i giovani come stiamo facendo noi”. Zamparini si è poi espresso su Mourinho, tecnico spesso al centro di discussioni e polemiche: “PIù che un allenatore è un gestore di grandi campioni come lo sono gli allenatori delle nazionali. Invece i vari Rossi e Guidolin devono tirare fuori le loro capacità  tattiche per fronteggiare le più forti. Più che altro nelle grandi devono essere messi a posto gli equilibri e in questo Mourinho ha dimostrato di essere bravissimo”. Il presidente del Palermo ha poi espresso pareri critici sulla Fifa e su Blatter: “Bisognerebbe fare una rivoluzione, noi club europei dovremmo dire basta alla Fifa e ai vari Blatter e andare avanti con il buon senso. I vari Blatter sono nati da segretari per fare la loro carriera, non hanno a che vedere con il calcio. I voti delle elezioni glieni danno le altre nazioni, a lui il buon senso del calcio non interessa. Dovremmo fare una rivoluzione del buon senso”. Zamparini ha ammesso di vedere nel calcio inglese un modello da seguire: “Prendo sempre come modello il calcio inglese, la differenza è che rispettano le regole e le istituzioni. In Italia devono migliorare le istituzioni che non sono come quelle inglesi e dobbiamo migliorare noi che siamo molto lontani dalla cultura inglese. I nostri giocatori devono essere corretti, non devono simulare. In Italia abbiamo fatto della furbizia un valore”. In merito alla stagione del Palermo Zamparini, pur non negandoÃ? l’obiettivo quarto posto, si è mantenuto cauto: “Il quarto posto possiamo togliercelo noi stessi che non abbiamo l’esperienza per lottare per grandi traguardi ma vogliamo acquisirla con il tempo e poi naturalmente viene prima la Juventus che è abituata a lottare per grandi traguardi da tanto tempo”. In vista del match in trasferta contro l’Udinese Zamparini ha svelato: “Vent’anni fa ero vicino ad acquistarla. Avevamo fatto il compromesso, ma poi Pozzo ci ha ripensato, per fortuna dell’Udinese”. Infine il patron del Palermo ha ripercorso brevemente la propria storia con molti allenatori: “Ho lanciato Zaccheroni, l’ho preso dalla C2, lo ritengo, per la sua esperienza, l’uomo giusto per la Juventus come lo era Ranieri. I migliori miei sono stati Zaccheroni, Novellino e adesso Rossi. E naturalmente Guidolin”.