2016
Zamparini: «Deluso da De Zerbi, questo Palermo non corre»
Palermo in fondo alla classifica di Serie A, Maurizio Zamparini è sconsolato ma vede un barlume di speranza: le ultime e i retroscena su De Zerbi, Ballardini e Nestorovski
Momento difficile per il Palermo, ne sa qualcosa Maurizio Zamparini. Il presidente è già al terzo allenatore stagionale ed è pure alle prese con una cessione societaria complicata, ma non abbandona mai la sua verve. «Sono deluso da De Zerbi, gli ho dato tempo. La squadra non è squadra, Corini ci mette l’anima ma le sconfitte lasciano il segno e i ragazzi non ci credono più, sono impauriti e nessuno corre» dice il presidente che spiega come avesse intenzione di affiancare l’esperto Bortoluzzi a De Zerbi ma poi non lo ha fatto perché l’allenatore lo ha rifiutato. Adesso Corini deve dare entusiasmo, continua il patron rosanero, ci sono di mezzo sfide importanti per la salvezza da qui alla fine del girone di andata. Poi un retroscena: Zamparini si dice sorpreso da Rigoni del Genoa e ammette che è stato Ballardini a volerlo fare fuori nello scorso gennaio.
ZAMPARINI, PALERMO IN CRISI – Il numero uno del Palermo vuole costruire un nuovo Palermo con intelligenza sul calciomercato, ma soprattutto vuole giocatori italiani da inserire subito e qualche straniero che comunque conosca già la Serie A. Adesso tanto è nelle mani di Corini: «Devo credere che si possa tirare fuori qualcosa di buono, altrimenti è inutile. Cessioni ai cinesi? Siamo ancora all’inizio, non possiamo forzare la mano». Zamparini poi si lancia in un’invettiva contro l’Italia e l’imprenditoria italiana, un mondo in cui si punta solo al risultato e non ha più valori. Vorrebbe cambiare anche il calcio italiano ma si accontenta di essere ricordato al Palermo per un’altra cosa. «Quando non ci sarò più, verrò ricordato come il più grande presidente, in termini di risultati, della storia del Palermo – conclude Zamparini a Il Corriere dello Sport -. Vendere Nestorovski? Senza di lui siamo nella me…lma».