2015

Zamparini: «Barreto e Dybala vanno via»

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Il numero uno rosanero ammette di non poter trattenere i due giocatori

Gli addii di Edgar Barreto e Paulo Dybala al Palermo sono ormai inevitabili: il centrocampista e capitano rosanero ha già un accordo con la Sampdoria, non rinnovando il contratto che lo legava ai rosanero, mentre dall’altra parte le trattative per il rinnovo dell’attaccante argentino si sono arenate. Il numero uno del Palermo Maurizio Zamparini non ha mai fatto mistero di entrambe le situazioni, ed anzi di fatto ha già congedato i due giocatori. Lo ha fatto nuovamente oggi. 

SCORDIAMOCI IL PASSATO – Così Zamparini su Barreto, che saluterà il Palermo a fine stagione: «Se un capitano non rinnova per andare in un’altra squadra, è normale che i tifosi se la prendano. Lui è un po’ l’immagine del Palermo che combatte, è un bravissimo ragazzo ma questi giocatori vengono qui per guadagnare. La sua sirena si chiama Massimo Ferrero. La Sampdoria ha fatto un’offerta stratosferica, oltre un milione di euro. Al Palermo queste cifre le prendeva Miccoli e penso preferirà la Sampdoria, anche se spero di no. Se Barreto viene a chiedermi quanto gli ha offerto la Sampdoria gli dico di no». Anche Munoz è andato alla Sampdoria, ma Zamparini spiega a Live Sicilia Sport: Munoz ha chiesto la cessione, Barreto no (andrà via da svincolato, del resto). Via pure Dybala: «E’ come se avessi un giovane Messi e pensassi di tenerlo, è un fuoriclasse. Il Palermo può dare a Dybala due milioni all’anno perché li vale e sarebbe folle, ma se il Paris Saint-Germain gli offre tre o quattro milioni, come facciamo?».

SI VIENE E SI VA – Zamparini invita però i tifosi rosanero a non fischiare l’attaccante: la sua cessione porterà grandi benefici (economici) al Palermo. Appunto: arriverà qualcuno al posto di Barreto e Dybala? Chi? «Stiamo già pensando adesso a chi deve venire, chi deve andare via e chi deve tornare». Obiettivo Europa League? Il numero uno dei siciliani ha un cruccio: con la Sampdoria si potevano fare più punti, a quest’ora tutto sarebbe stato diverso. Poco male: la qualificazione all’Europa per il momento non è affatto un miraggio. Ci si può sempre puntare.

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