Sul big match: «La Juve ha qualcosa in più da perdere»

Dopo aver partecipato ad un adventure show sul Monte Bianco, Gianluca Zambrotta ha parlato della scalata che attende il Milan: «C’è ancora molto da lavorare. Al Milan serviva trovare fiducia, che le vittorie gli hanno dato, ed un sistema di gioco che ha ridato certezze ai giocatori. La pausa consentirà a Mihajlovic di recuperare alcuni giocatori e di migliorare la condizione fisica. È un allenatore di personalità, che non ha problemi a dire le cose in faccia. È una persona trasparente e sincera. Ha trovato un modulo giusto per i giocatori che ha a disposizione. La squadra, pian piano, sta trovando brillantezza. Io credo che possa puntare al terzo posto. È un campionato livellato e può stare nel gruppo con Fiorentina e Inter per giocarsi l’accesso alla prossima Champions League», ha dichiarato l’ex terzino rossonero ai microfoni di Tuttosport.

GIOVANI TALENTI – Poi Zambrotta ha parlato delle scommesse del tecnico serbo, che ha lanciato senza paura Donnarumma e Calabria: «Sinisa ha sempre detto di non guardare la carta d’identità e le scelte fatte gli stanno dando ragione. Donnarumma, poi, sta dimostrando di avere grandi doti, sia dal punto di vista tecnico sia sotto l’aspetto della personalità. Calabria? L’ho visto qualche partita ed è un giovane molto interessante. Può e deve crescere ancora». 

BIG MATCH – Si passa poi alle considerazioni sul big match tra Juventus e Milan, in programma dopo la sosta per le nazionali: «La Juve deve recuperare punti, il Milan, nonostante tutto, è in serie positiva. I bianconeri hanno la possibilità di risalire la classifica, ma anche i rossoneri se la giocheranno. Lo Stadium, comunque, potrebbe essere un fattore. Giocando in casa e con l’obiettivo della rimonta scudetto, credo che la Juve abbia qualcosina in più da perdere in caso di mancata vittoria. Alex Sandro? È un giocatore molto tecnico, crossa bene e in fase offensiva spinge molto guadagnando il fondo. Probabilmente la sua valutazione estiva ha creato grandi aspettative, ma io l’ho visto bene. Gli va dato il tempo di adattarsi».