2020
Zaccheroni: «Milan, la maglia pesa. Ibra? Giocatore straordinario»
Alberto Zaccheroni, ex allenatore del Milan, ha parlato del momento attuale dei rossoneri e di Zlatan Ibrahimovic
Intervenuto ai microfoni di Sportitalia, Alberto Zaccheroni si è soffermato su temi di attualità legati al Milan, squadra con cui vinse lo scudetto nella stagione 1998/99.
SUL MILAN DI OGGI – «E’ cambiata la sede, son cambiati i dirigenti, però Milanello è ancora lì. E a Milanello ci sono tutte le gigantografie della storia del Milan. Quando percorri i corridoi di Milanello per andare negli spogliatoi ti rendi conto di cos’è il Milan. Due settimane fa mi sono permesso di far sottolineare che la maglia del Milan pesa come nessun’altra. Probabilmente sono tutte quelle gigantografie appese. Nel momento in cui i giovani scendono in campo a San Siro quella maglia pesa più del dovuto. Lì diventa una questione di gestione dello staff per renderla meno pesante».
ESONERO GIAMPAOLO – «Questo Milan aveva un’età media sicuramente molto più bassa e ci sono giocatori di un talento importante, però qualitativamente i miei erano più bravi. Il Milan mi chiese di cercare di ritornare in coppa, perché mancavano da due anni. Con Giampaolo inizialmente il Milan non è riuscito a catturare l’attenzione dei giocatori e nessuno è stato in grado di dare quello che avrebbe potuto dare».
IBRAHIMOVIC – «Ibra è un giocatore straordinario. Ho il rammarico in quei 10 anni di Serie A, in cui ho allenato quasi tutti i migliori, di non aver mai allenato Ibra. Trasmette la mentalità del successo a tutti i costi, però dipende sempre dai programmi. Il Milan di quest’anno non aveva ambizioni di Scudetto, ma di costruire. E per costruire si parte dai giocatori più esperti e poi vai a cercare i migliori talenti da mettere nelle condizioni migliori. Ibra non è il soggetto più indicato per costruire, non può rappresentare l’uomo base della ricostruzione. E’ perfetto per gestire in un’annata come questa».