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Zaccheroni: «Ho vinto lo SCUDETTO con il MILAN per una RAGIONE. Il Diavolo sarà al vertice, ma INTER e JUVE sono TOP CLUB. Sacchi non era un gran CALCIATORE…»
L’ex allenatore Alberto Zaccheroni ha parlato delle sue esperienze sulle panchine di Serie A, tra cui il Milan con cui ha vinto uno Scudetto
Alberto Zaccheroni ha fatto un pezzo di storia del calcio italiano, soprattutto negli anni ’90. Ecco il suo racconto in una bella intervista a La Gazzetta dello Sport.
CANTA ROMAGNA MIA – «Ah, sempre, ovunque. Io sono nato a Meldola, in provincia di Forlì, e sono cresciuto a Cesenatico. La intonavo da bambino e anche adesso, quando sono solo o in macchina».
ANCHE IN GIAPPONE E NEGLI EMIRATI – «Certo. In Giappone, come in tante altre parti del mondo, è stata tradotta. È allegria, un’emozione. Non ti potrò scordar casetta mia…».
BASTA CALCIO – «Sì, basta, adesso faccio il pensionato. Ho 71 anni, ho fatto molte cose e ho un po’ di dolce nostalgia del passato. Ho allenato le squadre più belle e più grandi».
LE PANCHINE CON LE GRANDI – «Al Milan ho vinto subito lo scudetto. È stato fantastico, un finale pazzesco. Ho vinto subito perché ho cominciato subito. Con le altre sono salito in corsa. Ho sostituito Cuper all’Inter, Ferrara alla Juve e Zoff alla Lazio».
IL SUO MILAN – «Mio? Certo. Ma mia anche l’Inter, anche la Juve. L’Udinese, la Lazio, il Toro. E il Cosenza e il Venezia. Conservo bellissimi ricordi. Ho amato il mio lavoro, ho dato, fatto tutto quello che potevo. Chiaro, il Milan è il Milan e lotterà sempre per vincere: è nel suo dna, la sua storia. Quest’anno è arrivato secondo, due anni fa ha vinto lo scudetto. È sempre lì, resterà ai vertici e vincerà ancora, con i nuovi giocatori, con il nuovo allenatore. L’Inter ha trionfato alla grande, la Juve, pur fra le difficoltà, è al terzo posto, Champions e Coppa Italia. Sono top club e io ho avuto la grande fortuna di poterli dirigere. Ultimamente non ho parlato di calcio, anche perché non conoscendo bene i giocatori e i tecnici si rischia di non inquadrare bene la realtà»
DOV’ERA QUANDO SACCHI ALLENAVA IL MILAN – «Nel Baracca Lugo, dove è stato anche lui. Ma io ero il tecnico, Arrigo, invece, un giocatore. E, dicono quelli che lo hanno visto, non impressionava».