2017
Zaccardo e il futuro in un CV: «Sto bene, voglio ricominciare»
Dopo l’annuncio su LinkedIn, Cristian Zaccardo è pronto a una nuova avventura: «Ricevute più di mille proposte. L’estero…»
Grazie, le faremo sapere. L’annuncio? «Calciatore serio, professionale e forte. Sto bene fisicamente potrei giocare ancora 2 anni a livelli alti…». Con il simbolino del bicipite bello gonfio, licenza grafica nel curriculum del nuovo millennio. Aziende del settore pallonaro, da lunedì sera lo svincolato ed ex campione del mondo Cristian Zaccardo cerca lavoro. Pardon, squadra. Ha spedito il suo curriculum (bilingue) su LinkedIn e ora sta attendendo risposta. Anzi, ne ha già ricevute? «Più di un migliaio. Pensavo meno…». Proposte serie? «Sì. Da Grecia, Portogallo, Seconda divisione spagnola. E dal Brasile all’Argentina fino all’Australia. Poi, anche quelle simpatiche dalla Prima categoria, dove promettono di offrirmi da bere a ogni vittoria». Eppure sui social la reazione è stata: è un fake. Perché? «Perché spesso sono utilizzati per stupidaggini. La mia voleva essere una provocazione simpatica, ma dicendo la verità: ho risolto il contratto con il Vicenza, sto bene e sono pronto per una nuova squadra».
FUTURO CERCASI – Allora, prove generali di colloquio. È disposto a trasferirsi all’estero per lavoro? «Questo annuncio l’ho fatto soprattutto per il mercato estero. In Italia mi conoscono tutti». Lingue parlate? «L’inglese l’ho imparato a scuola, poi al Wolfsburg un po’ di tedesco e spagnolo». Sa marcare ancora quelli veloci? «L’unica cosa che ho perso è la velocità. Ma in cambio offro esperienza, senso della posizione e lettura anticipata della giocata». Altre competenze? «Sono un leader silenzioso. È difficile che appenda qualcuno al muro, ma cerco di dare l’esempio ai più giovani arrivando un’ora prima al campo». Serie C a 50 mila euro o Serie A gratis? «Anche gratis, con bonus. A seconda degli obiettivi individuali e di squadra. In A ho 381 presenze, e vorrei arrivare a 400». Cultura generale. Nel Milan di Allegri in cui ha giocato, sarebbe esistito un caso-Bonucci? «Lui era un grande gestore del gruppo, cercava di coinvolgere tutti anche con il turnover. Ma nelle ultime stagioni, andati via i vari Nesta, Gattuso, Inzaghi, Zambrotta… nello spogliatoio c’era un po’ di anarchia». E nel Milan di oggi, Zaccardo potrebbe giocarsi il posto? «Forse ora no. Però non è che vada poi tanto lontano, eh…»