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Young Boys Atalanta, coincidenze e pillole storiche di un passato tanto simile quanto vincente (4 anni dopo)

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Young Boys Atalanta, storicamente mai una partita come le altre in Champions League: dalla “prima” a Bergamo al pazzo 3-3, i contesti simili e vari episodi

Non una partita come le altre. Perché nonostante Gian Piero Gasperini dica che non esistano partite facili, dall’altra ci sono degli avversari che rendono la sfida particolare per diverse motivazioni: rivalità storiche, qualche polemica avuta in un passato recente (seppur vincente) e poi ci sono gare come Young Boys Atalanta all’insegna di coincidenze storiche e particolarità di un passato recente non indifferente.

Partendo da lontano (ma neanche troppo), invertendo l’ordine delle due squadre, Atalanta Young Boys, si assiste alla “prima” Champions League a Bergamo con il pubblico. Una gara agrodolce dove alla vittoria con Pessina che si fa abbracciare dal caloroso popolo della Nord, c’è l’ultima last dance di Robin Gosens a Bergamo: uscito per quell’infortunio che con il senno di poi costò la stagione ai nerazzurri (vista anche la sua cessione all’Inter).

Il ritorno che riporta alla partita di domani in Svizzera dove il freddo di novembre (con soli tre giorni di differenza a distanza di 4 anni) è scaldato non soltanto dal Vin Brulé di Berna che i tifosi hanno avuto modo di beneficiare, ma anche da un 3-3 spettacolare: Zapata, il tiro a giro di José Palomino, poi la classe di Luis Muriel a sventare una sconfitta immeritata.

Ultimo punto, ma non meno importante, il filo conduttore dei due contesti (2021 e 2024): ai tempi Young Boys Atalanta si giocò nel periodo migliore, nel mezzo delle sei vittorie consecutive, con una Dea lanciata verso la lotta per il primo posto (seppur momentanea); stessa cosa oggi nonostante la rosa attuale sia più competitiva di un gruppo che allora si presentò a fine ciclo. Un misto di ricordi e pagine di storia, aspettando quella che sarà la gara di domani.

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