2015

Lupi a San Siro: il Wolfsburg morde

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Andiamo a scoprire il Wolfsburg, avversario dell’Inter in Europa League

QUADRO COMPLETO – Nel 1945 un signore tedesco di nome Bernd Elberskirch mise assieme dieci giocatori in maglia verde e con dei pantaloni tessuti appositamente dalle signore locali grazie al supporto della popolazione che donò loro delle lenzuola. Settanta anni dopo i giocatori sono un po’ di più e un po’ più forti e si apprestano a giocare alla Scala del Calcio. Il Wolfsburg infatti è stato sorteggiato contro l’Inter negli ottavi di finale di Europa League e così i Lupi – die Wölfe – saranno di scena a San Siro nel prossimo turno di coppa. Il Wolfsburg è una squadra che negli ultimi anni è cresciuta moltissimo, nel 2009 ha vinto la Bundesliga e dopo un breve appannamento adesso con Dieter Hecking è seconda in campionato e gioca un gran calcio, tanto da essere stata l’unica squadra in Europa ad aver battuto il Bayern Monaco assieme al Manchester City (in quel caso il Bayern venne spazzato via dai Lupi, 4-1 e tutti a casa). Il Wolfsburg ha trovato il suo assetto perfetto a inizio 2015 e ha un vantaggio considerevole sul quarto posto, quindi possiamo già iscriverlo alla fase a gruppi della prossima Champions League.

PUNTI DI FORZA – La rosa è giovanissima, basti pensare che il 32enne Naldo è il veterano del gruppo che annovera solo altri tre ultratrentenni (Benaglio, Schäfer e Ochs). La qualità è alta e soprattutto la manovra offensiva del Wolfsburg potrebbe creare seri problemi all’Inter, specialmente alla Volkswagen Arena, fortino dei biancoverdi: dieci vittorie e due pari in casa, ventisette gol fatti e otto subiti se si parla di Bundesliga, una sola sconfitta in stagione e per di più indolore con l’Everton. Schurrle ha arricchito un reparto già di altissimo calibro, con de Bruyne, Vieirinha, Perisic e Arnold i quali formano un attacco formidabile nonostante spesso giochino dietro alle punte o in posizione di centrocampisti. Poi c’è Bas Dost che si è riscoperto bomber implacabile come ai tempi dell’Heerenveen: 14 gol in 17 partite, miglior marcatore del 2015 in Europa. Il 4-2-3-1 di Hecking si basa molto sul gioco degli esterni, che cercano spesso di creare superiorità sulle fasce – e a sinistra c’è Ricardo Rodriguez, terzino sinistro di spessore seguito dall’Inter in estate – e di servire gli attaccanti o i centrocampisti che si inseriscono. L’attacco è una bomba, esclusi i mostri del Bayern nessuno in Bundes ha segnato così tanto, ben 48 gol in 22 gare.

PUNTI DEBOLI – Se l’attacco ride la difesa sghignazza un po’ meno, nonostante si parli di un reparto che è molto meglio di quello di altre squadre che ad esempio fanno la Champions League. Dicevamo dell’anzianità, il fatto che Naldo sia uno dei pochi abituato a competere a grandissimi livelli la può dire lunga ma bisogna pur sempre ricordare il famoso luogo comune che vuole i tedeschi sempre sull’attenti e quindi anche in difesa i Lupi cercheranno di arginare le folate offensive nerazzurre. 24 gol presi in 22 gare di Bundesliga sono tanti, specialmente se si conta che sedici sono arrivati fuori casa: proprio le sfide in trasferta sono un cruccio dei biancoverdi, ne hanno vinte solo sei in tutta la stagione. In trasferta il Wolfsburg si fa mettere sotto troppo facilmente, o almeno così faceva fino a fine 2014 quando lasciava troppo spazio agli avversari, adesso oltre alla difesa alta sono arrivati pure i risultati come il pazzo 4-5 di Leverkusen. L’impressione è però che la corazzata che in Bundesliga è la prima delle non elette possa non essere così frizzante in Europa League, come i risultati nella fase a gironi hanno testimoniato. Rimane comunque il peggior avversario possibile da incontrare, specialmente per il periodo di forma.

GIOCATORE SIMBOLO – Tutta la rosa dei Lupi è piena di giocatori importanti e giovani, che in molti conoscono già grazie a Football Manager e che si sono poi affermati nel grande calcio. Purtroppo per il Wolfsburg e il calcio mondiale poche settimane fa è scomparso l’esterno Junior Malanda, un giocatore che sicuramente avrebbe fatto faville. I due ex Chelsea comunque sono i più temibili perché Schurrle si è già integrato bene e può vincere la palma di giocatore più sottovalutato del mondo, ma soprattutto de Bruyne può far passare una nottataccia ai difensori dell’Inter. De Bruyne ha tutto e non si capisce come mai Mourinho se lo sia lasciato scappare: ha una qualità e una tecnica fuori dal comune, sa inserirsi e giocare dietro le punte come in pochi riescono a fare attualmente in Europa, ha una gran visione di gioco che può farlo giocare anche in un ruolo più arretrato e soprattutto gioca con la grazia e il talento di un campione del mondo navigato quando in realtà è un ’91. Certo è che se Mancini decidesse di mettergli Medel davanti – e in modo alquanto asfissiante – non farebbe una cattiva mossa, dato che il difetto del belga è proprio quello di non saper reggere al meglio la pressione.

I PRECEDENTI – Nella storia il Wolfsburg non ha mai incrociato l’Inter, mentre i nerazzurri hanno molti ricordi con le tedesche: l’ultima Champions League vinta con il Bayern Monaco ma anche una Coppa UEFA persa malamente con lo Schalke 04 ai rigori. Il Wolfsburg però è passato dall’Italia due volte nel corso della sua storia: l’ultima in ordine cronologico è per l’Europa League 2008-09 quando a San Siro l’armata di Magath con il Milan impattò due a due (segnò Zaccardo, tra l’altro) e si qualificò in testa al girone. L’altro precedente è pazzesco: coppa Intertoto dell’estate 2003, contro il Perugia i biancoverdi perdono uno a zero al Curi e due a zero in casa e lasciano la qualificazione UEFA agli umbri, partita che vi raccontammo qui.

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