2014
When you were young
Cesc Fabregas ritrova l’Arsenal, ma da giocatore del Chelsea
FABREGAS CHELSEA ARSENAL – C’era una volta Cesc ‘El Capitan’, un punto di riferimento per l’Arsenal e i suoi tifosi. Oggi c’è Fabregas il traditore, colui il quale, dopo aver giurato amore eterno ai Gunners, è finito a giocare a Stamford Bridge, con la maglia dei rivali di sempre. E tra poche ore, proprio a Stamford Bridge, gli occhi saranno puntati proprio su di lui: su Cesc Fabregas, che ritrova l’Arsenal, ma da avversario. Da nemico, per chi vive all’ombra dell’Emirates.
CHE STORIA! – Troppo difficile dimenticare Fabregas, o anche semplicemente ignorarlo. Perché quel ragazzino è entrato nel cuore dei tifosi, oltre che nella storia dell’Arsenal: ha esordito a 16 anni e 177 giorni e a 21 anni era già il capitano, oltre che l’uomo simbolo, della baby banda di Wenger. Con il numero 4 sulla schiena, ereditato da un Patrick Vieira. Otto stagioni alla corte del manager alsaziano, in cui quella giovane promessa del calcio spagnolo è diventata una certezza. Un centrocampista di classe Mondiale, capace di segnare (57 gol in 303 presenze) in tutti i modi (di testa, su calcio da fermo, con il destro e con il sinistro, dalla distanza o da pochi metri) e far segnare. Un predestinato: a soli sedici anni fece parte del gruppo degli ‘Invincibili‘, che vinse la Premier League senza nemmeno perdere una gara. L’ultimo ‘Gunner’ che abbia giocato a Higbury prima e all’Emirates poi, un punto di riferimento per compagni e tifosi: El Capitàn, più semplicemente.
LEGAME INDISSOLUBILE – Quando era giovane, Fabregas ha trovato in Arsene Wenger un secondo padre. Più di un semplice manager, come ha più volte spiegato lo stesso giocatore spagnolo: «È stato più che un maestro, un padre sportivo. Mi ha dato tutto: mi ha fatto debuttare a 16 anni, mi ha lanciato in Premier a 17, capitano a 21; siamo arrivati in finale di Champions nel 2006 contro il mio Barça e mi ha fatto sentire importante, e avevo solo 19 anni… Mi ha fatto maturare, se le cose non andavano bene mi dava fiducia, era positivo». A 27 anni suonati, Cesc ha deciso di cancellare in un colpo solo otto anni d’amore con l’Arsenal, cedendo alle lusinghe di Josè Mourinho e del Chelsea. Che più nemici dei Gunners non potrebbero essere, al di là di quel 6-0 della scorsa stagione. Difficile, dunque, aspettarsi un’accoglienza da re per Fabregas: quando era giovane, ha fatto la storia dei Gunners. Ora, invece, è pronto a scriverne una nuova, tutta ‘Blues’: ‘El Capitan’ ormai è solo un lontano – e amaro – ricordo.