2015
Wenger: «Il FPF? Non so cosa sia»
Il manager dell’Arsenal critico verso le nuove norme UEFA
Ci siamo, è arrivato il momento dell’attuazione del Fair Play Finanziario. Molti club rischiano sanzioni per aver sfiorato il tetto imposto della UEFA per le proprie spese (tra pochi mesi le uscite non dovranno superare le entrate, addirittura), tra questi anche un’italiana, l’Inter. Tutto chiaro? Non proprio. L’allenatore dell’Arsenal Arsene Wenger, uno dei manager per eccellenza del calcio europeo (si occupa anche di mercato e di conti) da un po’ conduce una battaglia contro questo nuovo strumento di prevenzione: per il francese il FPF è confuso, non ci si capisce poi molto e, soprattutto, c’è ancora chi è in grado di aggirarlo…
CHE CONFUSIONE – Così Wenger ieri: «Dipende da cosa voi chiamate “Fair Play Finanziario”, perchè a me il concetto pare un po’ cambiato… Fa riferimento solo agli introiti? Fa riferimento agli introiti ed anche della parte commerciale? Riguarda gli introiti televisivi? Riguarda pure i diritti di immagine? Alla gente non è chiaro cosa sia il FPF, le regole sono molto complesse: il calcio è uno sport popolare, ha bisogno di regole chiare e semplici». Quindi la stoccata: «Se chiedete oggi a dieci persone per strada cos’è il FPF e se poi lo chiedete anche a me, che faccio questo lavoro, nemmeno io saprei darvi una spiegazione chiara». Andiamo bene, insomma.