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Walker sul tradimento alla moglie: «Scelte idiote, ma Guardiola…»

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Le parole di Kyle Walker, terzino inglese del Manchester City, sul tradimento alla moglie. Tutti i dettagli

Kyle Walker, terzino del Manchester City, ha parlato al The Sun del tradimento alla moglie.

TRADIMENTO – «Quello che ho fatto è orribile e mi assumo la piena responsabilità. Ho fatto scelte idiote e preso decisioni idiote. Non riesco a pensare o immaginare a cosa sta passando Annie. Ho provato a chiederglielo, ma c’è ancora dolore e sofferenza. L’unica persona da incolpare sono io. Ho ruoli e responsabilità di cui sono consapevole e ho fatto scelte stupide. Ma devo ammettere i miei errori: lo devo a tutti. Le mie azioni hanno causato molto dolore a molte persone. Questo non ha aiutato. Ma ho scelto di parlare ora nella speranza di poter spiegare e consentire a mia moglie e ai miei figli di avere la privacy di cui hanno così disperatamente bisogno e che meritano. Nel calcio ho ottenuto più di quanto avrei mai pensatoMa ferire personalmente la mia anima gemella, questo è ciò che fa molto male. Non era intenzionale o premeditato, ma sono andato a letto con lei. Era un periodo in cui sono successe molte cose, tra cui l’infortunio all’inguine… Non che sia una scusa. A fine ottobre mi ha detto che era incinta, ero con il fisioterapista e sono quasi svenuto, sbiancando. Mi ha chiesto quale fosse il problema e io non gliel’ho detto, dovevo elaborarlo da solo. Mi sono chiesto cosa dovessi fare ogni giorno per tornare da Annie e dai ragazzi. Ho fatto del mio meglio per tenere la cosa nascosta perché sono una persona riservata, però mi assumo la piena responsabilità delle scelte e di aver ferito altre persone. Nessuno mi ha puntato una pistola alla tempia dicendomi che avrei dovuto farlo, non incolperò nessun altro. Sono stato io a farlo, con Lauryn, l’abbiamo fatto entrambi. Potessi tornare indietro e agire diversamente, lo farei».

GUARDIOLA – «Non aveva idea di cosa stesse succedendo nella mia vita privata. Non gli ho detto niente perché non volevo che pensasse che non fossi sul pezzo mentalmente. Non potrò mai ringraziarlo abbastanza per la fiducia e la comprensione che mi ha dimostrato in questi quattro anni. Ho provato a scappare e andare al Bayern Monaco. Mi sarei trasferito in un top club, ma alla fine ho rinunciato. Siamo la migliore squadra del mondo in questo momento. Era solo un’occasione per allontanarmi dall’Inghilterra. Se questo fosse successo mentre ero in Germania Annie se ne sarebbe andata e io sarei rimasto lì da solo. Il campo è stata la salvezza. Poter pensare solo al pallone, senza dover guardare il telefono mi è servito per andare avanti».

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