Tutti i numeri e le statistiche su Matteo Brunori, attaccante e capitano del Palermo, dopo la tripletta al Venezia

«È tornato. E nel migliore dei modi, come i veri protagonisti sono abituati fare. Il Palermo espugna il Penzo di Venezia 3 a 1 grazie a una superlativa tripletta del capitano Brunori che regala il momentaneo secondo posto ai ragazzi di Corini. Senza troppi giri di parole, per ottenere certe promozioni, questo tipo di partite vanno vinte. Giocando bene, soffrendo, con sporcizia e cattiveria. Ma uscendo dal campo con i tre punti, come le squadre ambiziose e tenaci riescono a fare. Dopo il passo falso casalingo di appena quattro giorni fa contro il Cosenza, serve (e non solo) l’italo brasiliano a far guarire velocemente la ferita»: il Giornale di Sicilia esprime il senso dell’impresa del Palermo a Venezia, che proietta Corini al secondo posto in Serie B alle spalle del Parma, stasera impegnato alle 20:30 in un importante match al Tardini contro il Bari. Aveva bisogno di segnare Brunori, che ancora non l’aveva fatto in questo campionato e mai aveva vissuto prima un periodo così lungo d’astinenza. Si è meritato pertanto l’8 in pagella da La Gazzetta dello Sport, che lo ha eletto giustamente a migliore in campo con il seguente giudizio: «Si sblocca e vince la sfida con Pohjanpalo rendendosi anche più utile». Giudizi molto positivi, valutati col 7, li hanno ricevuti anche Lucioni e Vasic, oltre al tecnico dei siculi e al portiere del Venezia Joronen.

La tripletta di Brunori lo lancia a quota 52 gol nella classifica all-time dei marcatori del club, superando un certo Luca Toni. Logica perciò la grande soddisfazione del capitano: «Sicuramente sento in primis la fiducia del mister e cerco di ripagarla e son contento della tripletta e della vittoria troppo importante in un campo così difficile. Quello che mi preme dire è che questa è una vittoria troppo importante dopo una sconfitta in casa. Abbiamo reagito da grande squadra, con carattere e questo porta risultati». Le statistiche dicono che il Venezia ha concluso molto, 17 volte, centrando però lo specchio della porta nella sola circostanza del gol, mentre il Palermo ha capitalizzato al massimo il suo lavorio offensivo, con 3 reti su sole 7 conclusioni. Impressionante poi il divario nei cross: 37 da parte dei lagunari, appena 6 quelli dei vincitori.