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VOTI&STATS – Salernitana: Inzaghi punta su Dia. É la scelta giusta? Cosa dicono i numeri

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Tutti i numeri e le statistiche di Boulaye Dia, attaccante senegalese di proprietà della Salernitana. I dettagli

Con soli 4 gol fatti nelle prime 8 giornate la Salernitana spiega abbondantemente il suo momento no, che ha portato all’esonero di Paulo Sousa. Intendiamoci, c’è chi sta peggio, sia in termini di reti prodotte (l’Empoli e il Cagliari), sia nei punti (sempre la formazione di Ranieri), ma i granata devono invertire immediatamente la tendenza, anche e soprattutto finendo di subire senza opporre resistenza, come le 7 reti incassate nelle ultime due partite e che la rendono la difesa più battuta della Serie A. La risposta con Filippo Inzaghi deve essere immediata e il calendario non è impossibile: si inizia col Cagliari in casa, sfida tra penultima e ultima; si prosegue a Marassi, contro una formazione che sta raccogliendo meno di quando abbia seminato.
Il nuovo tecnico, ieri, nella conferenza di presentazione ha posto l’accento su due punti chiave. Il primo non è facilmente misurabile, ma dovrà sicuramente risultare evidente: «Ora lavorerò per far tornare i giocatori spensierati, devono capire che possono giocarsela con tutti». Il secondo, invece, riguarda il giocatore che può determinare la differenza e che, finora, è perlopiù mancato all’appello: «Dia per i gol che fa è una prima punta. Può garantirci 15 reti, ha le potenzialità per farlo». Sul contributo del senegalese, invece, qualche considerazione di carattere statistico si può fare, a partire dal fatto che l’anno scorso di gol ne ha messi a segno 16, Inzaghi non ha perciò parlato a caso.

In questa stagione Dia ha avuto un po’ di problemi, non sembra particolarmente felice di essere rimasto in un club che deve battagliare per salvarsi e le sue prestazioni più significative sono state tre, emblematicamente riassunte in una formula a effetto legata a una pagella. La rete – l’unica finora – siglata in Salernitana-Udinese ha fatto scrivere di «ira di Dia», grazie a una bella combinazione suggerita in profondità da parte di Candreva. A parte l’esaltazione per l’exploit, che è servito per annullare il vantaggio di Samardzic e a conquistare un punto, in quella gara Boulaye si è contraddistinto soprattutto per avere toccato i 33 all’ora in fase di sprint, una velocità che nessuno dei presenti in campo è riuscito a raggiungere. Le dolenti note sono arrivate nelle ultime giornate, dove Dia è stato tra i peggiori in campo, coerentemente con quanto espresso dalla squadra. Contro l’Inter la sua pagella su La Gazzetta dello Sport è stata motivata dall’essere «un fantasma», con il Monza si è addirittura coniato il neologismo «Dialtonico» per indicare quanti palloni abbia regalato ai giocatori con la maglia diversa dalla sua. Va però detto, a conferma di una sua pericolosità potenziale, che è stato il giocatore che ha determinato il maggior numero di falli, ben 4, più di tutta la sua squadra messa insieme.

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