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VOTI&STATS – Roma Inter: Mourinho ringhia ma non punge, Inzaghi contrasta e vince

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I numeri di Roma-Inter dove confermano la supremazia della formazione di Inzaghi? Ecco le statistiche della gara

Ha giocato sapendo di essere superiore, già solo per limiti di organico degli avversari. E ha costruito la vittoria sulla proprie qualità, come si è visto nel gol di Dimarco ispirato dalla combinazione Brozovic-Dumfries, e sugli errori altrui, come nel raddoppio di Lukaku propiziato da un macroscopico errore di Ibanez. I numeri di Roma-Inter dove confermano la supremazia della formazione di Inzaghi?

Non nei tiri, semmai nella qualità delle occasioni: Onana ha dovuto rispondere presente in due conclusioni, ma Lautaro ha centrato la traversa del possibile 0-3. Non nel possesso, visto che i padroni di casa sono stati pari nel tenere palla e, nella prima fase dell’incontro, sono anche riusciti a manifestare una certa continuità nel giocare nella metà campo avversaria. Inzaghi può essere molto soddisfatto per i contrasti vinti: la squadra ha mostrato di esserci, sapendo tirare fuori la cattiveria giusta in tante situazioni di un match non poco spezzettato e molto nervoso. C’è poi una statistica che fa capire l’alta resa degli attacchi nerazzurri: la Roma ha toccato 27 volte il pallone nell’area interista, al contrario l’Inter solo 11, eppure è bastato per vincere e farlo con una certa tranquillità.
Andiamo scoprire dai due quotidiani di Milano – Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport – qual è stato il giudizio relativo ai due tecnici.
MOURINHO – Unanimità di giudizio sul 5,5. Dura, però, la motivazione della Rosea: «Attacca più i suoi dirigenti che l’Inter. Ok, l’emergenza, ma la sua Roma potrebbe giocare molto di più e ringhiare meno». Il quotidiano generalista scrive che «le assenze sono un alibi fondato, però sono 2 punti nelle ultime 4».
INZAGHI – Qui, invece, ci sono valutazioni diverse. Non lo esalta il Corriere, con un 6,5 che però sottolinea come l’Inter non abbia pensato al derby di Champions e il suo tecnico abbia gestito bene «una squadra in gran forma». La Gazzetta lo premia con un più convinto 7: «Sta dando all’Inter la continuità che mancava, nel momento chiave della stagione. Anche a questo giro, ok scelte e cambi».

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