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VOTI&STATS – Napoli-Fiorentina: l’inutile possesso palla di Garcia, tutto nella propria metà campo
Tutti i numeri e le statistiche della sfida tra il Napoli di Rudi Garcia e la Fiorentina di Vincenzo Italiano
«Una squadra che domina dal punto di vista tattico, che comanda il gioco, che esalta le individualità attraverso una manovra organizzata, che vince con merito mettendo in pratica le idee del suo allenatore. Il Napoli di Rudi Garcia? No, la Fiorentina di Vincenzo Italiano»: l’apparente paradosso espresso da G.B.Olivero su La Gazzetta dello Sport esprime benissimo la sorpresa per il risultato del Maradona, che ha visto i campioni d’Italia capitolare 3-1 contro una formazione che occupa il terzo posto insieme alla Juventus e che – a questo punto – potrebbe anche aspirare a lottare per un posto nella prossima Champions League. Quanto ha raggiunto finora è assolutamente meritato e sulla legittimità dei 3 punti di ieri sera non esiste il minimo dubbio. Il voto della Rosea alle due squadre è inequivocabile: 5 agli sconfitti, 7,5 ai trionfatori. I padroni di casa vengono descritti così da Monica Scozzafava sul Corriere della Sera : «Il passo è quello del gambero, il Napoli è di nuovo fuori dalla zona Champions. Il terzo posto è della Fiorentina e il pubblico del Maradona ha esaurito la pazienza: dopo il tonfo, fischia. Può bastare che Osimhen si sia procurato un rigore, lo abbia battuto, segnato e esultato? Forse no, la sua gara ancora una volta finisce un quarto d’ora prima (con evidente disappunto) e la sconfitta con la Fiorentina prima della sosta è l’amaro epilogo del primo miniciclo di Garcia».
Cosa raccontano i numeri? É significativo che i viola abbiano prevalso nei contrasti vinti e ancor più che gli azzurri abbiano perso quasi il doppio dei palloni: 17-9. Anche l’atteggiamento di estrema correttezza (4-14) può essere interpretato come un’espressione di mollezza. Ma quel che più condanna l’elaborazione del gioco di Garcia è la percentuale di possesso palla nella metà campo avversaria, solo 32% di fronte al 57% dell’avversario. Una differenza decisamente preoccupante, tenendo conto di come il Napoli sia stato sotto a lungo, prima e dopo la rete del momentaneo pareggio ad opera di Osi.