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VOTI&STATS – Lazio Genoa: ma quanto sono bravi i bocciati Gila e Felipe Anderson…
La prima squadra ad avere conquistato gli ottavi di finale è la Lazio, che ha sconfitto 1-0 il Genoa all’Olimpico. É stato sufficiente il primo assalto…
La prima squadra ad avere conquistato gli ottavi di finale è la Lazio, che ha sconfitto 1-0 il Genoa all’Olimpico. É stato sufficiente il primo assalto, con Luca Pellegrini che è andato a rubare palla per servirla in mezzo per l’accorrente Guendouzi, bravo a trovare l’angolino con un interno ben calibrato. Non è stata una gara vibrante: ci sono state 11 conclusioni a testa: i biancocelesti hanno avuto il predominio nel possesso palla (56% il dato complessivo e 61% quello del primo tempo), a fronte di un baricentro che rimane basso rispetto a quelle che dovrebbero essere le indicazioni di Sarri (49,9 metri). Il quale nel finale ha espresso una valutazione con una nota polemica: «Io sono a Roma da tre anni e da tre anni siamo in crisi, però abbiamo vinto tre partite in una settimana». Andiamo a scoprire per la squadra vincente un po’ di disaccordi nei giudizi tra La Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport, alcuni dei quali decisamente sensibili.
GILA – Il difensore laziale viene visto in maniera clamorosamente opposta. Il quotidiano romano lo annovera tra i negativi con il 5: «Ci mette grinta, a volte troppa, e questo lo porta all’errore. Nella ripresa rischia il pasticcio, in spaccata recupera al suo errore. Un passo indietro rispetto alle partite precedenti». Per la testa milanese, al contrario, si merita addirittura il 6,5: «Retegui lo mette in ansia, ma alla distanza prende le misure».
KAMADA – Male, d’accordo, ma anche in questo caso, seppure in proporzioni meno accentuate, valutazioni dissimili. Gazzetta lo boccia col 5,5: «Precettato nel ruolo di Luis Alberto, intermittente al volante». Corriere lo stronca in qualità di peggiore in campo e gli rifila un pesantissimo 4,5: «Teoricamente dovrebbe essere l’uomo di più qualità. Nella pratica si limita al compitino e dà quasi la sensazione di essere di passaggio. Sfrutta malissimo l’occasione che gli viene concessa».
FELIPE ANDERSON – Stesso discorso di Gila. «Entra a freddo ed entra male, sbagliando movimenti e scelte. Cresce solo leggermente con il passare dei minuti, ci prova con due colpi di testa nella ripresa»: a questa lettura il Corriere fa corrispondere un 5 che, al contrario, Gazzetta trasforma in 6,5 così motivato: «Subentra e va sulla fascia destra. Si inserisce con un tiro-cross. A tutto campo. Anche in difesa. Insidioso di testa».