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VOTI&STATS – Lautaro: sfortuna o errori? Inter-Benfica doveva finire 3-0

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Tutti i numeri e le statistiche della partita di Lautaro Martinez contro il Benfica in Champions League. I dettagli

Se c’è una statistica che deve fare molto pensare Simone Inzaghi è quella relativa agli Expected Goals. Raramente si è verificata una differenza finale così netta come quella registrata in Inter-Benfica di ieri sera. E il dato rispecchia fedelmente la gara totalmente double face della prestazione nerazzurra. Nel primo tempo, infatti, lo 0-0 era abbastanza giustificato, anche se Di Maria e compagni davanti non si sono fatti vedere (0,7-0,1). Nella ripresa, però, il risultato sarebbe stato più coerente con le occasioni create se, oltre al gol di Thuram, fossero andati a segno i due tiri di Lautaro finiti sui legni. Tanto che l’Expected Goals registra un 3,1 contro uno 0,0, che è il ritratto di un dominio assoluto. Oltre alla proporzione delle occasioni, dopo l’intervallo spicca anche la quantità delle conclusioni, 16 contro 3, che l’allenatore dell’Inter può prendere come indicazione favorevole di quanto la sua squadra sappia crescere nel tempo (cosa vista anche a Salerno, col passaggio dallo 0-0 dei primi 45 minuti allo 0-4 finale).
Prendendo come campione i due quotidiani di Milano, ci sono giocatori che hanno diviso la critica nelle loro valutazioni? Andiamo a scoprire quali.

DUMFRIES – Per il Corriere della Sera è uno dei migliori con il 7: «É in un momento di strapotere fisico. Sgasa sulla fascia di competenza, va vicino al gol due volte ma è poco preciso, ritrova la mira per servire l’assist decisivo a Thuram. Un trattore». La pensa molto diversamente La Gazzetta dello Sport, che non va oltre il 6: «A lungo il peggiore in campo, perché sbaglia tutte le esecuzioni tecniche possibili. Tranne una, che alla fine risulta decisiva, ovvero l’assist per Thuram-gol».
CALHANOGLU – Stessa divisione del compagno. La testata generalista lo esalta: «Il recupero in scivolata su Di Maria, pur in fuorigioco, fotografa la sua partita». Quella sportiva è alquanto fredda: «Tanti errori in uscita nei primi 45′, poi resetta il computer e riparte».
LAUTARO – Non c’è il due senza il tre e anche l’argentino passa dal 7 al 6. Il Corriere si chiede: «Quanti gol poteva fare? Una traversa, un palo, tre miracoli di Trubin e uno di Otamendi. Poco cinico, ma pure tanto sfortunato». Per La Gazzetta, al contrario, «sbaglia tre gol in maniera clamorosa, la sfortuna per una sera c’entra poco».

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