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VOTI&STATS – Inter Bologna: Simone Inzaghi monotono, Thiago Motta pronto per una big
Ci sono due numeri che indicano che tipo di partita l’Inter ha fatto: il 54% di dominio territoriale e il 61% come indice di pericolosità, 8 punti in più del Bologna
Ci sono due numeri che indicano che tipo di partita l’Inter ha fatto: il 54% di dominio territoriale e il 61% come indice di pericolosità, 8 punti in più del Bologna. Ma tanto sforzo non ha coinciso né con una vittoria, né con una produzione di occasioni che avrebbe dovuto crescere nel corso della gara, dopo la folgorante partenza con l’uno-due firmato Acerbi-Lauraro e l’inaspettata rimonta dei rossoblù. Nel confronto diretto tra gli allenatori, pertanto, ha prevalso Thiago Motta, che sta facendo crescere progressivamente la sua squadra, laddove Inzaghi non riesce invece a dare continuità a prestazioni che passano dal troppo al troppo poco. Ecco i giudizi dei due quotidiani milanesi sui mister.
SIMONE INZAGHI – La sua Inter viene ampiamente criticata. In maniera forte da La Gazzetta dello Sport, che gli attribuisce un 5: «Prepara la gara in modo maniacale, ma non cambia mai spartito in corsa: splendido musicista, a patto che suoni sempre la stessa melodia. Monotono». In modo più lieve dal Corriere della Sera, che lo eleva al 5,5: «Sceglie i titolarissimi come con il Sassuolo. E anche qui i conti non tornano: se si spegne la luce in mezzo al campo non bastano le candele per trovare la via del gol».
THIAGO MOTTA – Basta un punto per essere il trionfatore di giornata. E vedrete che non passerà tantissimo e prima o poi verrà accostato proprio alla panchina nerazzurra, lui che dell’Inter del Triplete è stato parte importante. Unanimità di voto per lui, un bel 7 in pagella. La testata sportiva lo motiva così: «Sì, ci sta che i grandi club pensino a lui: il suo Bologna è un gioiello, gioca a calcio, ha un’identità, è divertente. Si vede che dietro c’è un’idea. Pronto». Il giornale generalista sottolinea altre qualità: «Contro le big sbaglia sempre pochissimo e dopo aver bloccato Napoli e Juve il suo Bologna scala la montagna di San Siro, recuperando due gol e mettendo sabbia nell’ingranaggio interista. Se non si fosse fatto male Zirkzee avrebbe provato il colpo».