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VOTI&STATS – Inter-Bologna: l’anima di Thiago Motta ha la meglio sulle scelte di Inzaghi
Tutti i numeri e le statistiche sulla sfida di Coppa Italia tra Inter e Bologna, terminata 2-1 per i rossoblù
Ci sono due numeri che si impongono su tutti per Inter-Bologna di ieri sera. Intanto, la cornice di pubblico, a dimostrare che per la gente nerazzurra evidentemente i successi in Coppa Italia e l’attuale momento contano molto: 63.519 persone per un ottavo in questa manifestazione non si erano mai visti, superando così il record registrato in Roma-Genoa dell’anno scorso, dove si erano fermati a 60.334. Poi, ci sono gli anni, ben 9, che l’Inter non usciva dalla coppa nel primo turno: l’ultima volta successe nel 2013-14, quando perse contro l’Udinese.
Per rimanere alla gara e ai 120 minuti che hanno visto prevalere gli emiliani, protagonisti finora di una stagione memorabile, non è bastato a Simone Inzaghi essere superiori in tutto: possesso palla (55,8%), tiri nello specchio (6-2), passaggi riusciti (610-485) baricentro alto (53,6 a 44,3 metri). Ma la statistica non fa risultato e a vincere è stato il tecnico ospite. Ecco, prendendo come campione due quotidiani sportivi, le valutazioni sui mister.
SIMONE INZAGHI – La Gazzetta dello Sport è più critica, soprattutto per quanto riguarda chi abitualmente non gioca e gli rifila un 5,5: «Prima sconfitta in Coppa Italia sotto la sua gestione. Non ottiene le risposte che voleva da alcune seconde linee. E non è più un caso». Il Corriere dello Sport lo porta invece alla sufficienza: «Fa il turnover che può, impiega Lautaro accanto ad Arnautovic, avendo sempre il desiderio di andare avanti nella sua Coppa».
THIAGO MOTTA – Trionfatore della serata, il Corriere dello Sport gli dedica anche l’apertura del giornale e premia l’impresa con un roboante 8: «Volendo far sentire tutti importanti spedisce in campo tanti di quelli che fin qua hanno giocato di meno, ma ugualmente il Bologna fa vedere quanto sia organizzato, compatto e solido». La Gazzetta è leggermente più fredda e largheggia meno nel voto, pur riconoscendo che merita un 7 in pagella: «Gestione perfetta delle forze, scatena i titolari ragionando sui 120 minuti. Il Bologna è anima, anche quando il gioco non è strabiliante».
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