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VOTI&STATS – Inghilterra-Italia: Bellingham, Rashord e Kane, averceli tre così…

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Tutti i numeri e le statistiche sulla sfida tra Inghilterra e Italia, terminata con il punteggio di 3-1 a Wembley

Certo, dobbiamo guardarci in casa e fare un sereno esame di coscienza dopo il 3-1 di Wembley, tra consapevolezza dei nostri limiti definiti dal risultato e giustezza della strada intrapresa, secondo le convinzioni espresse dal Commissario Tecnico degli azzurri Luciano Spalletti. Contemporaneamente, va riconosciuta a oggi la superiorità dei nostri avversari, che hanno interpretato la gara non smarrendosi nel momento di maggiore difficoltà. Harry Kane l’ha vista così: «Sotto 1-0 siamo rimasti calmi. Sapevamo di poter vincere, ci siamo fidati di quello che abbiamo fatto fin qui e siamo riusciti ad imporci. E vincendo una partita come questa abbiamo dimostrato una certa maturità». Il numero più interessante della partita è la differenza di baricentro: molto basso quello della formazione di Southgate, attestato sui 47,8 metri; medio quello azzurro, più alto di 4,3 metri rispetto agli avversari. E pensando alle due reti della ripresa, con gli inglesi andati via a campo aperto con troppa facilità, si può senz’altro ammettere che hanno trovato il modo per esprimere al meglio la loro velocità (e anche forza fisica: nel gol del 3-1 Kane ha resistito al ritorno di Bastoni con una certa facilità).
Chi sono stati i giocatori inglesi più convincenti, quelli che si può ammettere che osservandoli abbiamo ammirato e un po’ invidiato? Ecco i migliori secondo due quotidiani: Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport.
BELLINGHAMLa Gazzetta lo ritiene il migliore in campo e lo premia con l’8: «Fenomeno. Se parte è impossibile marcarlo. Si procura il rigore, fa tutto nel 2-1 tranne il gol, suo il tiro più pericoloso. Dovunque elegante e potente. Il 10 del futuro è qui». Il Corriere gli dà giusto mezzo voto in meno: «Lascia il campo sulle note dei Beatles («Hey Jude», ovviamente): fa la differenza anche quando sembra non sforzarsi troppo. É già un grande classico».
RASHFORD – Parti invertite. Nel suo caso è il Corriere a esaltarlo con l’8: «La sua piccola vendetta dopo il palo ai rigori dell’Europeo se la prende con gusto e con classe: nell’azione del 2-1 c’è tutto il suo campionario. Travolgente». Più moderata Gazzetta, pur con un buon 7: «Un po’ lo specchio del match. Un primo tempo vorrei ma non posso, poi si scatena nella ripresa con un grandissimo gol e ripartenze dolorose (per noi)».
KANE – É il giocatore che mette d’accordo tutti e merita un roboante 8. Per la testata sportiva il giudizio è il seguente: «Averlo uno così. Il rigore, il gol in contropiede misto di potenza, velocità e precisione. E il gioco da centravanti arretrato. Un 9 totale e modernissimo». Il quotidiano generalista scrive: «Fa a spallate per fare passare i ragazzi della generazione d’oro. Rigore a parte, quando si mette in proprio va in porta con il pallone e fa il 3-1. Leader totale».

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