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VOTI&STATS – Frosinone Napoli: Osimhen guida la trasformazione di Garcia

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Tutti i numeri di Victor Osimhen dopo la prima giornata di Serie A tra Frosinone e Napoli. I dettagli sull’attaccante

C’era curiosità nel vedere come si sarebbe presentato il Napoli a Frosinone. E la sintesi dell’incontro la fornisce l’incipit del pezzo dedicato alla gara de La Gazzetta dello Sport: «Da Spalletti a Garcia passando sempre per Osimhen. Possiamo discutere a lungo del nuovo Napoli, della transizione dallo scudetto al futuro da decifrare, dei movimenti diversi richiesti dal tecnico francese. Tanto, finché c’è un centravanti come Osimhen, si parte sempre con un gol di vantaggio (o quasi)». Nei due gol che hanno permesso al Napoli di rompere l’equilibrio ci sono tante cose. Senza ombra di dubbio spicca la potenza di Osi, la rete del 2-1 di fatto è una conclusione centrale ma è un bolide scagliato con tale forza che il tempo di reazione di Turati non può intercettare il pallone. E sul 3-1 vale la pena sottolineare quanto fa Di Lorenzo: terzino di fascia e mezzala aggiunta, il capitano oggi interpreta il ruolo con una modernità che altrove verrebbe detta figlia del guardiolismo. Buone notizie anche per la Nazionale, ma tanto Spalletti lo sa, è lui ad averlo fatto crescere così.

Con 19 tiri il Napoli hanno mostrato la solita capacità produttiva davanti. I 17 falli fatti sono una spia che qualcosa non ha funzionato. Certamente, segnali di novità rispetto al passato si sono visti, nel quadro di un’identità che non va stravolta. Il giudizio sul nuovo tecnico da parte dei due quotidiani milanesi è di promozione, con 7 in pagella condiviso. Il Corriere della Sera lo motiva così: «Supera il primo esame a pieni voti: la sua squadra ha idee di gioco diverse da quelle di Spalletti ma Osimhen ha la stessa fame. E tanto basta». La Gazzetta dello Sport chiude il giudizio con una riflessione che ci porteremo dietro per un po’: «Non è Spalletti e sta cercando nuove soluzioni senza però snaturare il Napoli. Si va verso una mediana a due. Meno spettacolare ma più cinico?».

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