2017
Voti Inter-Sampdoria: la “primavera” di Quagliarella, pazzia Brozovic
Voti Inter-Sampdoria: D’Ambrosio solido e goleador, ma è tra i pochi nerazzurri a salvarsi. Miranda dietro è in affanno, davanti Candreva e Icardi gettano al vento due colossali occasioni da rete
HANDANOVIC 5.5 – La fama di “para rigori” non basta ad ipnotizzare Quagliarella: incerto in uscita in un paio di circostanze, raccoglie in fondo al sacco due palloni medici per peso specifico sulle ambizioni europee dell’Inter.
D’AMBRIOSO 6.5 – Come si suol dire: nel posto giusto al momento giusto. Il piattone con cui realizza il secondo gol stagionale è l’iceberg di una solida prestazione.
MEDEL 6 – Ancora una prova di sostanza per il “soldatino” cileno, che una volta di più conferma al proprio tecnico di poter rappresentare un’affidabile soluzione in più zone del campo.
MIRANDA 5 – Qualche incertezza nel primo tempo, che si fa insicurezza nella ripresa quando la Samp mette ben altra pressione sulla retroguardia nerazzurra. Rischia più volte il giallo, se lo prende nel finale. In affanno.
ANSALDI 6 – Finisce troppo presto la benzina, dopo un primo tempo che lascia ben sperare i tifosi in tribuna: a tratti sulla corsia di sinistra ha finalmente ricordato lo spumeggiante terzino di una stagione fa con la casacca del Genoa.
GAGLIARDINI 6 – Sbiadita copia del sontuoso centrocampista visto a San Siro finora nella prima parte di frazione, cresce minuto dopo minuto e finisce per giganteggiare nel miglior momento dell’Inter che porta al gol di D’Ambrosio. Rientra negli spogliatoi acciaccato, non torna in campo (1′ st KONDOGBIA 5.5 – Mette chili e centimetri in mezzo al campo quando il resto della squadra cala: troppo poco per invertire la tendenza).
BROZOVIC 4 – Impalpabile per ampi tratti della partita, insensato nella “parata” in area che costa il rigore di Quagliarella e le residue speranze di vittoria dei suoi. Un po’ dottor Jekyll e un po’ mister Hyde.
CANDREVA 5.5 – Come se LeBron James dovesse fare canestro in una vasca da bagno, si divora in apertura l’occasione da gol che avrebbe spianato la strada ai suoi. Poi ci prova con generosità, ma stecca a ripetizione l’ultimo passaggio. E quando non sbaglia lui, ci pensa Icardi…
BANEGA 5.5 – Sempre a supporto degli esterni quando alzano gli occhi per scaricare indietro il pallone, inesorabilmente sbaglia l’ultimo tocco: sia che si tratti di un assist per un compagno sia che si tratti di una conclusione verso la porta di Viviano (20′ st EDER ng)
PERISIC 6 – Il migliore dei suoi in un primo tempo in cui imperversa sulla sua corsia, soprattutto finché il dirimpettaio è Sala. Un paio di giocate spettacolari, un paio di cioccolatini non scartati dai compagni. Ma nella ripresa si “abbiocca”. (33′ st JOAO MARIO ng)
ICARDI 4.5 – Fatica a calamitare verso di sé il pallone per finalizzare la manovra dei compagni, quando ha la porta davanti a sé spalancata spara in cielo l’occasione del 2-1. E quella di centrare l’Europa che conta per l’Inter.
Voti Inter-Sampdoria: Skriniar giganteggia nella propria area, Quagliarella illumina nella metacampo avversaria. E con un Torreira inesauribile fonte di gioco, i blucerchiati espugnano San Siro
VIVIANO 6.5 – La smanacciata d’istinto sull’incornata ravvicinata di Perisic vale un paio dei tre punti che la sua Samp si porta con merito a casa da Milano.
SALA ng – Il tempo di un traversone sparacchiato in curva, poi la caviglia cede (16′ pt BERESZYNSKI 6.5 – Entra a freddo ed è sfortunato nel deviare nella propria porta il piattone di D’Ambrosio. Ma non si scoraggia e cresce come tutta la squadra nella ripresa, regalando anche un paio di sgroppate sulla destra degne di un’ispirata ala),
SKRINIAR 7 – Elegante nell’anticipo quando legge prima le traiettorie pensate dagli attaccanti nerazzurri, concreto quando invece è chiamato ad andare a contrasto nell’uno contro uno. E ci mette sempre e comunque una pezza quando i compagni vanno in difficoltà. Sontuoso.
SILVESTRE 6.5 – Regge bene Icardi soprattutto sulle palle alte, quando il confronto si fa maschio. E poi ci mette la capoccia con grande puntualità in occasione della rete del pareggio di Schick.
DODO’ 6 – Gettato nella mischia al posto di Regini con compiti principalmente difensivi, argina con una certa efficacia la potenziale onda letale di Candreva. Poi una smorfia, il gesto verso la panchina e la sostituzione (24′ st REGINI ng)
BARRETO 6.5 – Unisce la quantità cui è chiamato in un primo tempo ad inseguire il pallone e gli avversari alla qualità cui fa ricorso nella ripresa per distendere la manovra in campo aperto.
TORREIRA 7 – Poco appariscente, certo, ma è di un’efficacia straordinaria: mai un lancio avventato, mai una finezza fuori luogo. Pulito e geometrico come la manovra di Giampaolo richiede, non getta via un solo pallone in tutta la partita. Illuminato.
LINETTY 6.5 – Un primo tempo di grande sofferenza, una ripresa in gran crescendo. Come una marcia trionfale, quella del Doria a San Siro.
BRUNO FERNANDES 6 – Una lampadina ad intermittenza: non sempre nel vivo dell’azione, ma quando si accende irradia la manovra. Un paio di verticalizzazioni interessanti, soprattutto un clamoroso palo in chiusura di primo tempo (16′ st ALVAREZ – asd)
SCHICK 7 – Tra i più attesi della serata, non delude chi lo osserva con interesse. Con il pallone tra i piedi sa inventare, con il fisico sa fare a sportellate. E “di rapina” iscrive il suo nome tra i marcatori, firmando sotto porta la rete del momentaneo 1-1.
QUAGLIARELLA 7.5 – Una partita “alla Quagliarella”. Rincorre come un leone gli avversari in fase di non possesso palla. Inventa dal nulla una conclusione dalla distanza che si stampa sul palo. Partecipa alla manovra quando la squadra cresce. E mette dal dischetto il sigillo, l’ennesimo di una primavera trionfale, sull’impresa della Samp a San Siro.