2012
Volkswagen, quando l’auto del popolo sceglie il nostro pallone
Dici Volkswagen e tu pensi alla classica berlina di segmento medio che ha tanto successo da almeno un ventennio. Sbagli. Perché dietro c’è tanto, ma tanto di più. A cominciare dall’idea di veicolo che avete in mente, dato che nella sfera della casa automobilistica tedesca rientrano alcuni tra i marchi più prestigiosi al mondo, tanti purtroppo (o per fortuna) anche di casa nostra. Audi, Lamborghini, Bugatti, Porsche e Ducati, ultima in ordine di acquisizione cronologica ma non certo di importanza, sono solo alcuni esempi della ricchezza del portafoglio di quella che in origine nasceva come una semplice fabbrica di automobili economiche. Lo è ancora, certo, ma la sostanziale differenza è che i dati pubblicati ad inizio 2012 e relativi all’anno precedente evidenziano un utile netto raddoppiato (nell’ordine dei 16 miliardi di Euro) ed un fatturato in rialzo del 25% a 159,3 miliardi. Non esattamente la bottega della signora Maria. Tutto ciò, a rafforzare un marchio tra i più riconosciuti al mondo (vedi top 100 brand 2012 http://www.millwardbrown.com) nel settore automotive dietro soltanto a brand premium di Stoccarda e della Baviera e che si gioca la leadership di settore con il gigante orientale Toyota. Con questo direi che a meno che non siate sassi, state cominciando ad intuire del livello di questo player del mercato. Top Player, oserei.
Dice, e che c’entra con lo sport? Beh, partiamo dalla notizia più recente, quella che vede i tedeschi diventare main sponsor dell’As Roma con annessa campagna televisiva con protagonista Francesco Totti, l’essere umano più vicino al Colosseo come simbolo di Roma, e alcuni compagni di spogliatoio. Non è la prima volta che il costruttore teutonico si avvicina al nostro mondo calcistico, è stato infatti per anni fornitore ufficiale delle Nazionali. Quello che mi ha colpito è l’approccio diverso, caratterizzato da un adv più informale, fuori dalle righe e accattivante, in grado di ironizzare sullo stesso messaggio che si cerca di trasmettere. Erik Lamela che guarda il Capitano della Maggica dicendo “Questo è il Marketing“, non è solo un simpatico siparietto: è la pura verità. Utilizzando astutamente, ancora una volta, lo sport come veicolo che evidentemente si rivela vincente per Vokswagen, ben ferrata in materia. Storicamente sulle maglie del Wolfsburg, squadra della città in cui è la sede, che prendiamo ad esempio solo per il valore “affettivo“, ma potremmo elencare anche Schalke 04, Greuther Furth, citando gli accordi più recenti. E badate bene, mi riferisco solo al marchio che da il nome al gruppo perché se prendo in considerazione Audi, alziamo l’asticella scoprendo che le stelle di Barcellona, Psg e Milan guidano solo auto sul cui muso compaiono i celebri quattro cerchi.
Volkswagen auto del popolo, dicevamo. Quale strumento migliore dello sport per comunicare con esso? Sport Marketing is the answer.