Editoriale
Vlahovic Juve, l’accordo che sposta gli equilibri della Serie A
Il ciclone Vlahovic Juve si abbatte sulla Serie A: il trasferimento del centravanti serbo cambia le gerarchie del nostro campionato
Vlahovic Juve, affare fatto. Senza voler peccare di precocità, ma tutti gli indizi portano nell’unica direzione di un viaggio di sola andata da Firenze a Torino. Il trasferimento del mese, ma già probabilmente dell’anno, maturerà nei prossimi giorni dopo il lungo lavoro ai fianchi degli agenti.
Un atteggiamento discutibile quello denunciato a più riprese dalla Fiorentina, che per bocca dei suoi più alti rappresentanti ha duramente accusato l’entourage del serbo. E alla fine ha costretto gli agenti ad uscire allo scoperto, forti di un accordo con la Vecchia Signora probabilmente nel cassetto da parecchio tempo.
E così infine la Viola ha deciso di inchinarsi ai desideri del giocatore per monetizzare al massimo una cessione di fatto inevitabile. Anche sbugiardando le dichiarazioni di forza e le prese di posizione più o meno recenti, le parole di Pradè a Sportitalia hanno aperto una breccia nel muro e “dato il la” alla vorticosa successione degli eventi che condurranno al milionario trasferimento.
Vlahovic sarà dunque un giocatore della Juve non appena verrà ratificato l’accordo di poco inferiore ai 70 milioni di Euro, al contempo lasciando probabilmente via libera a Morata di coronare il suo sogno di raggiungere il Barcellona di Xavi.
Un upgrade non indifferente per la truppa di Massimiliano Allegri che potrà mettere al centro del progetto e dell’attacco il miglior attaccante del nostro campionato e uno tra i più in vista dell’intero panorama europeo. Un acquisto che sposterà inevitabilmente gli equilibri nella rincorsa alla Champions League.
Oltre a indebolire pesantemente e tagliare fuori dai giochi la creatura di Italiano, il trasferimento del serbo mette nei guai soprattutto Milan, Napoli e Atalanta, per non parlare di Roma e Lazio, i cui pensieri di rimonta rischiano di farsi pura utopia. Difficile ipotizzare, invece, che scalfisca a breve termine l’Inter di Simone Inzaghi: lo Scudetto non è certamente ancora in cassaforte, ma gli undici punti di vantaggio (e una gara in più ancora da giocare) sono un’assicurazione che nemmeno Dusan Vlahovic in bianconero potrà stracciare da qui a maggio.