2017
Viviano e il tatuaggio d’amore per la Sampdoria
Emiliano Viviano e Luca Cigarini hanno voluto imitare il calciatore più social del momento, Alejandro Gomez
Viviano si tatua Zena e la Lanterna: gesto d’amore per la Samp – 15 febbraio, ore 14.00
Luca Cigarini ha documentato live sui social network l’esecuzione del tatuaggio di Emiliano Viviano presso l’atelier Goa di Luca Tornatola a Genova. Come svelato successivamente attraverso Twitter, il portiere della Sampdoria si è infatti tatuato sull’avambraccio la Lanterna con sopra il Baciccia e la scritta ‘Zena’. Un grande gesto d’amore nei confronti dei blucerchiati per Viviano, che a Genova ha trovato una ‘seconda casa’ visto che il suo cuore batte per la Fiorentina. Con questo tatuaggio, tuttavia, ha ribadito di essere una sorta di figlio adottivo di Genova, anche in virtù di un’esperienza sotto la Lanterna che proseguirà ancora per altri cinque anni.
Il nuovo tatuaggio di Viviano. Pazzesco. pic.twitter.com/etBzGoJfKe
— Pab (@pablets86) 13 febbraio 2017
Viviano e Cigarini: la Sampdoria è social – 14 febbraio
Che Viviano e Cigarini fossero estroversi anche fuori dal rettangolo di gioco ne avevano già dato i segnali in questi giorni, basti pensare al video del topo trovato nello spogliatoio del centro sportivo di Bogliasco. Stavolta, però, i due blucerchiati si sono superati, con una diretta Facebook mentre l’estremo difensore si trovava dal tatuatore. Il video trova spazio anche sulle pagine de Il Secolo XIX che scrive come quest’ultimo sia diventato un evento mediatico. Il centrocampista riportava al compagno di squadra le tante domande arrivate nel corso della diretta e il numero 2 rispondeva in maniera divertente sia ai tifosi che ad altri calciatori. E quando Pedro Pereira lo prendeva in giro da Lisbona, Viviano: «Occhio Pedro, prendo un volo e ti vengo a suonare». Curioso il siparietto con l’ex calciatore Thomas Manfredini: «Ma ti sei tatuato addosso la panchina?». E la pronta risposta del portiere: «Parli tu che hai dato l’addio al calcio». Chiosa finale sulla doppia esperienza all’estero: «Io al Siviglia e Viviano all’Arsenal abbiamo fatto bene nel volo di andata. Poi stop».