2016
Di Francesco scagionato: nessun saluto romano
L’accusa cade in un niente di fatto: prove insufficienti
L’epilogo del caso scoppiato nel febbraio scorso è positivo per Federico Di Francesco, attaccante della Virtus Lanciano e figlio del tecnico del Sassuolo, Eusebio Di Francesco. L’accusa mossa dall’Unione comunità ebraiche (Ucoe) in seguito al presunto saluto romano in occasione del gol contro in Modena si è risolta con un niente di fatto.
MANCANO LE PROVE – La Federcalcio, infatti, ha reso noto che l’attività istruttoria condotta dal Procuratore Federale Aggiunto, Alfredo Mensitieri, si è conclusa con l’archiviazione del procedimento disciplinare: la motivazione, si legge nella spiegazione della federcalcio, risiede nel fatto che “la condotta non è stata riscontrata da elementi probatori idonei”. Lo stesso Di Francesco aveva preso le distanze dalle accuse emerse nel febbraio scorso, scrivendo peraltro una lettera all’Unione comunità ebraiche per chiarire quanto accaduto e per esprimere tutto il rammarico per un fraintendimento certo spiacevole.