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Vinicius in lacrime: «Troppo razzismo nel calcio, sono stanco e triste»

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Lo sfogo e le lacrime di Vinicius Jr, stella del Real Madrid e del Brasile, sulla vicenda razzismo: «Voglio solo giocare, ma…»

In spalla alla vicenda Acerbi, la cui decisione del giudice sportivo è attesa per oggi, la Gazzetta dello Sport ha riportato il toccante sfogo di ieri di Vinicius Jr, che in conferenza stampa, alla domanda sul razzismo nel mondo del calcio è scoppiato in lacrime. Di seguito le parole della stella del Real Madrid e del Brasile.

TRISTEZZA E STANCHEZZA – «Da quando ho fatto la prima denuncia gli insulti nei miei confronti sono aumentati. Mi sento triste, solo e con sempre meno voglia di giocare. Le responsabilità per me sono tante come gli impegni, ho studiato e sto studiando il tema del razzismo, mi alleno, gioco per il Madrid e per il Brasile, la stanchezza è tanta ma non posso mollare, devo dare voce a tutti quelli che non ce l’hanno e che soffrono per il razzismo ogni giorno. Io voglio solo giocare a calcio…»

SPAGNA E RAZZISMO – «Io non penso che la Spagna sia un Paese razzista, però sì che ci sono tanti razzisti, e molti di questi vengono allo stadio. Il problema in Spagna è che il razzismo non è un crimine, quindi chi insulta me o qualsiasi altra persona di colore sa che non gli succederà niente. Avevo fatto una denuncia per un episodio a Barcellona, ma la causa è stata archiviata. La cosa più frustrante è la mancanza di punizioni contro i razzisti. In Brasile sono state modificate le leggi e ora i razzisti ci pensano due volte prima di insultarti. Non ho mai pensato di lasciare la Liga perché gliela darei vinta: no, resto e cerco di vincere e segnare il più possibile perché vedano sempre di più la mia faccia. Io non lotto contro i tifosi spagnoli ma devo lottare per tutti i neri del mondo: questa è una cosa che io vivo da quando sono bambino, perché se mio padre era in concorrenza con un bianco per un lavoro, lo davano al bianco. Tutto questo è molto molto triste, e non lo dico per me, ma per tutte le persone che patiscono per il colore della propria pelle: il razzismo verbale è minoritario rispetto alla sofferenza imposta alle persone di colore in giro per il mondo».

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