2013

Vince con merito la Juve ma sarà una lotta all’ultimo respiro

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Contesa scudetto: ecco le risposte dello Juventus Stadium

SERIE A JUVENTUS NAPOLI – Vince la Juve e lo fa con merito: insindacabile ed è inutile girarci intorno o appellarsi agli episodi del caso. Approccio alla partita decisamente più determinato rispetto ad un Napoli che poi nel corso della gara ha avuto le sue chance a disposizione ma non ha saputo sfruttarle a dovere. Circostanza invece riuscita alla perfezione in casa bianconera.

I MERITI DEGLI UOMINI DI CONTE – Innanzitutto, come già anticipato, l’approccio alla gara: è tramite un’immediata dimostrazione di forza, sin dalle prime battute della sfida, che la Juventus ed in primis la sua guida tecnica hanno voluto convincere gli osservatori su un errore di valutazione. I bianconeri non hanno più fame di vittoria, avevano ipotizzato in tanti: la risposta è arrivata dal campo con una prova di forza che non lascia intravedere scenari alternativi. La Juve c’è, ha a disposizione gli uomini per decidere le sorti di una gara e di certo non trema di fronte ad un avversario alla sua altezza: sarà difficile confermarsi per il terzo anno consecutivo ma la banda Conte ha dissipato ogni dubbio sulla sua presenza – in medio termine – nella contesa scudetto. Il prossimo passo è quello di invertire un trend europeo in cui non ha finora convinto in pieno e guadagnarsi una qualificazione agli ottavi per sua fortuna ancora decisamente alla portata.

PERCHE’ IL NAPOLI NON ESCE RIDIMENSIONATO – Prima di ogni valutazione va ricordato che perdere a Torino ci può stare eccome: la Juventus è reduce da due titoli consecutivi e va da sé che giocare sul suo campo non può essere affar semplice per nessuno. La prestazione: il Napoli ha mancato l’approccio alla gara di fatto indirizzando le sensazioni sul binario di un avversario che in tal senso poco ne vuole per farti male. La squadra poi è cresciuta ma non ha trovato la cattiveria giusta per tramutare in rete le diverse occasioni create, per poi inchinarsi alla prepotenza tecnica ed agonistica di interpreti del calibro di Pirlo e Pogba. Non c’è ridimensionamento: il Napoli ha ad oggi disputato sedici gare tra campionato e Champions League vincendone dodici, pareggiandone una e perdendone tre. Ecco, le tre sconfitte: tutte esterne sui campi di Arsenal, Roma e Juventus. Assente ingiustificato a Londra, partita episodica a Roma e vale quanto appena esposto per Torino: la situazione che in tanti vorrebbero dipingere come un disastro vede il Napoli lontano solo tre punti dalla Juventus con un girone di ritorno in cui affronterà i bianconeri stessi, Roma, Fiorentina, Milan e Lazio tra le mura casalinghe del San Paolo.

LA LOTTA SCUDETTO – Con lo scatto di carisma e curriculum vincenti portato in dote dalla nuova gestione Benitez e la qualità di gioco inscenata per larghi tratti del primo spezzone di stagione il Napoli ha il diritto ad iscriversi alla contesa scudetto. Ci sarà la Juve come detto e va testata la capacità di resistenza di una Roma secondo il parere personale un po’ frettolosamente dichiarata invincibile. Restano Inter e Fiorentina: abili negli ultimi due turni a ricompattare la classifica, possono ritagliarsi un ruolo per la lotta al vertice? I nerazzurri sembrano avere già metabolizzato la proverbiale grinta mazzarriana ma le dotazioni di organico in tal senso sono limitate, mentre la Fiorentina – seppur con qualche limite tra portiere e difesa – può essere la vera sorpresa in merito. Dopo la sosta Mario Gomez è pronto a comporre con Rossi un tandem offensivo che ha pochi pari a livello internazionale ed è questo un fattore da tenere in altissima considerazione. E’ proprio Rafa Benitez ad ipotizzare una clamorosa lotta a cinque, ma il consiglio agli analisti che cambiano continuamente opinione (forse perché non ne hanno una) in base al risultato di turno è quello di non escludere troppo presto il suo Napoli.

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