2020

Villar alla conquista di Roma: eleganza e geometrie in salsa spagnola

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A meno di dieci mesi dal suo arrivo a Roma, Gonzalo Villar si sta ritagliando un ruolo sempre più centrale nella trazione spagnola di Fonseca

Tra le grandi rivelazioni della Roma targata 2020 c’è senza ombra di dubbio Gonzalo Villar. Arrivato tra lo stupore generale lo scorso gennaio, il centrocampista murciano sta progressivamente conquistando minuti e credibilità nel reparto giallorosso.

La prestazione pressoché perfetta contro il Parma è stata solamente l’ultima di una serie di esibizioni più che convincenti. Le nove presenze incassate in questa prima parte di stagione testimoniano la fiducia crescente riposta in lui da Paulo Fonseca. E non soltanto per le varie assenze che, tra covid e infortuni, hanno tempestato i suoi compagni.

Villar deve il suo approdo capitolino all’intuizione di Gianluca Petrachi. L’ex Direttore Sportivo lo scelse per rimpinguare la rosa negli ultimi giorni dello scorso mercato invernale, non senza qualche mugugno. Anche perché nessuno o quasi aveva mai sentito parlare di questo ragazzo classe ’98, pescato dalla Segunda Division iberica.

Gonzalo navigava infatti a metà classifica con il suo Elche, eppure in Spagna non era esattamente uno sconosciuto. Nel 2015, appena diciassettenne, il Valencia lo acquistò fiutandone le potenzialità ma non ci credette fino in fondo. Così, dopo tre stagioni tra giovanili e formazione B del Mestalla, il ritorno alla casa-base e finalmente il debutto tra i professionisti.

Da quel momento la rapida escalation con il club franjiverde, grazie al quale si afferma al punto da conquistare la convocazione nella Rojita. Cinque, a oggi, le presenze con la Under 21 spagnola, non esattamente una selezione storicamente priva di talento e concorrenza.

Il ventiduenne di Murcia ha una vasta conoscenza del gioco, propria di qualsiasi centrocampista di formazione iberica nel nuovo Millennio. Abilissimo in particolare sul corto, grazie alla tecnica sopraffina che gli permette un buon uso anche del piede debole, il sinistro. Villar non è però un regista classico, quanto piuttosto un profilo più completo: capace di dettare tempi e ritmi, ma anche di variazioni sul tema in conduzione o con inserimenti senza palla.

Tecnica ed eleganza da vendere, ma con il difetto di avere scarso feeling con il gol. Appena 4 in quasi 100 gare da professionista e ancora a secco con la maglia della Roma. Un aspetto su cui Fonseca dovrà necessariamente lavorare per rendere ancora più completo il suo gioiello. Un affare low-cost, da 4 milioni più 1 di bonus, che in prospettiva potrà anche fruttare un discreto gruzzoletto ai Friedkin.

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