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Vieri dà i voti: «Ronaldo il Fenomeno il più grande, Baggio il miglior italiano»

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Christian Vieri svela alcuni aneddoti della sua carriera: ecco le parole dell’ex attaccante della Nazionale sul suo passato

Christian Vieri ha rilasciato un’intervista a 7, settimanale del Corriere della Sera.

LIPPI  «Gli devo il salto di qualità a livello professionale. Mi ha fissato in testa la cultura del lavoro, spiegandomi come arrivare al top, e restarci. E voglio ricordare pure “Ciso” Pezzotti: a fine allenamento mi teneva ore sul campo a migliorare la tecnica».

UOMO GOSSIP – «Voi giornalisti eravate degli schifosi. Io avevo un caratteraccio, non andavo d’accordo con voi, questo è vero. Raccontavano che uscivo la notte, e pure questo era vero. Ma non firmi un gol a partita se non ti alleni seriamente. E a 26 anni che faccio? Sto a casa? Mi divertivo quando potevo, ma sempre lontano da ogni pericolo. E in alcuni casi se ne sono dette di cose senza senso… Voglio allora ringraziare Marco Materazzi, che nel suo libro mi ha raccontato così: “Bobo era il primo ad arrivare al campo per gli allenamenti, e l’ultimo ad andarsene”. Questo conta. Non c’erano i social a quei tempi, quindi erano critiche che non potevo contrastare in maniera adeguata. E allora la gente si faceva idee sbagliate».

I PIU’ GRANDI – «Ronaldo il Fenomeno il più grande con il quale abbia giocato. Baggio il più grande calciatore italiano».

NAZIONALE DEI SOGNI – «Sistema 4-2-3-1: Buffon in porta; Zambrotta, Cannavaro, Nesta e Maldini in difesa; Di Biagio e Pirlo in mezzo al campo; Totti, Roberto Baggio e Del Piero a supporto di Vieri».

DELUSIONE – «A livello calcistico il 5 maggio. Abbiamo dato tutto ciò che potevamo dare, è stata una fiammata impossibile da descrivere. Ne sono uscito a pezzi».

 

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