2016

Vicenza da salvare: le tappe

Pubblicato

su

I passaggi per sancire la salvezza dei biancorossi

Il Vicenza ha un solo obiettivo, la salvezza, e non solo per quanto riguarda la permanenza in Serie B e la possibilità di disputare il campionato cadetto. Non finire il Lega Pro rappresenta comunque una tappa fondamentale per evitare il baratro del fallimento. Il Giornale di Vicenza si sofferma proprio sulle tappe necessarie per salvare il club, tappe che dovranno aver luogo nei prossimi due mesi.

I PROTAGONISTI – Le parti in causa sono Agenzia delle Entrate, fornitori, finanziatori, Banca popolare di Vicenza e Comune. Con l’Agenzia, in particolare, è in discussione il piano di accesso alla ristrutturazione del debito e la trattativa prevede il pagamento di 12,9 milioni di euro in due anni, il mantenimento della Serie B in tal senso appare necessario e vitale. In caso di Lega Pro, infatti, il piano per la  ristrutturazione del debito non sarebbe neanche preso in considerazione. Il secondo passo, dopo il mantenimento della categoria, dovrebbe essere il sì da parte del Comune: dopo l’ok, forte dell’accordo con fornitori, finanziatori e Banca popolare di Vicenza, il club si presenterà all’Agenzia delle Entrate per il timbro definitivo.

UN SI’ DECISIVO – Il sì del Comune dovrebbe arrivare prima della fine del campionato, a quel punto sarà fondamentale la salvezza, per poi procedere in 25 giorni al salvataggio della società grazie al timbro dell’Agenzia delle Entrate ed al nuovo Cda. Per quanto riguarda i principali creditori del club si tratta di River (919.200 euro), Cassingena-River (2,6 milioni di euro) e Vi.Fin (2,9 milioni di euro).

Exit mobile version