2012

Vicenza, Martinelli: “Premio merito anche di società e squadra”

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VICENZA MARTINELLI – Premiato quale miglior giocatore del Vicenza per la passata stagione al Galà del Calcio Triveneto, promosso dall’AIC, Daniele Martinelli ha condiviso il riconoscimento con la squadra: «Il premio è una gioia, ma al primo posto c’è il Vicenza», ha dichiarato il capitano biancorosso nell’intervista rilasciata a Il Giornale di Vicenza.

Martinelli, l’anno prima toccò ad Elvis Abbruscato, ma stavolta l’Aic ha pensato a lei…

«Mi fa felice questo premio. Però, se posso, la cosa più importante è che il Vicenza abbia vinto sabato. Il resto viene dopo».

Dedica a qualcuno questo premio?

«Alla mia famiglia che mi è sempre vicina. Devo comunque fare altri importanti ringraziamenti».

Dica pure.

«Se ho vinto questo premio il merito è anche della società e della mia squadra che mi permettono sempre di esprimermi al meglio».

Forse sarebbe stato più gratificante vincere il premio in una stagione fortunata per lei e il Vicenza. E invece la stagione 2011-12 ha riservato ai colori biancorossi la retrocessione sul campo ai playout.

«Sì ecco, dispiace che il premio faccia riferimento ad una stagione andata male,ma non bisogna più guardare indietro, questo dev’essere un anno di ripartenza».

Allora guardiamo al presente. Con il Novara è arrivata una vittoria che mancava da troppo.

«Dopo un brutto primo tempo siamo riusciti a sfoderare una prestazione di spessore».

Tra l’altro dopo il suo ingresso in campo il Vicenza ha avuto l’opportunità di chiudere la partita. Proprio con un suo tiro…

«Avremmo chiuso la gara, peccato non aver segnato».

Sempre facendo riferimento allo scorso anno, sembra un altro Vicenza, anche sotto l’aspetto del carattere.

«Questa squadra è sempre riuscita a non mollare. Non smettiamo di insistere nemmeno quando si gioca male e questo è l’aspetto che conta di più ora. Poi però adesso siamo un po’ in credito».

A cosa si riferisce in particolare?

«Secondo me ci manca qualche punto, abbiamo fatto troppi pareggi un po’ per colpe nostre, un po’ per episodi sfortunati e anche bravura degli avversari».

Vi aspettano due trasferte insidiose, ad Ascoli e a Vercelli. Impossibile pensare di continuare a fare bottino pieno?

«Viviamo alla giornata perché non c’è partita che non sia difficile. Insegna la gara col Lanciano. Pensavamo di fare festa e invece siamo usciti pure battuti. Siamo consapevoli del fatto che con un paio di vittorie si fa un bel balzo in classifica, al contrario se ne perdi due di fila».

Certo gli obiettivi sarebbero più facilmente raggiungibili avendo sempre a disposizione tutti i giocatori. E invece gli infortuni, su tutti quello grave capitato a Gavazzi, complicano le cose.

«Le qualità di Davide non si discutono e purtroppo ci viene a mancare un giocatore fondamentale. Abbiamo vissuto un periodo sfortunato, siamo stati spesso in emergenza. Ora speriamo che la situazione migliori e che la squadra possa mantenere una buona condizione fisico, anche perché il campionato è lungo».

Due parole su Gentili, un ragazzo che appena è stato chiamato in causa ha risposto bene e ha realizzato due gol pesanti a Cittadella e sabato al Menti.

«Sta dimostrando di essere bravo. Si è inserito in punta dei piedi, non ha mai fatto polemiche quando non giocava. Si merita tutto».

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