2015
Vicenza, Manfredini: «Sono arrivato qui con sei mesi di ritardo. Che bravo Sbrissa!»
L’esperto difensore del Vicenza in esclusiva per Calcionews24.com
Dieci punti in quattro partite, sesto posto solitario in classifica. Numeri importanti per il Vicenza di Pasquale Marino che non vuole fermarsi e punta ad un girone di ritorno da protagonista. Il mercato di gennaio ha dato una mano, sono arrivati giocatori giovani e di talenti come Spinazzola e Petagna ma anche di grande esperienza come Thomas Manfredini. Il suo arrivo ha portato maggiore equilibrio al reparto difensivo e l’ex Atalanta, ai nostri microfoni, parla già da leader.
Manfredini, è passato il primo mese dal suo arrivo a Vicenza. Anche se è presto, possiamo stilare un primo bilancio della sua esperienza con la maglia della Lanerossi?
«Positivissimo, davvero. Ho avuto la fortuna di arrivare nel momento buono della squadra, i numeri parlano chiaro: nelle ultime quattro gare abbiamo centrato tre vittorie e un pari. Devo dire che sono contento della scelta fatta, ho trovato un gruppo di uomini e calciatori professionisti, un ambiente positivo dove si può fare molto bene».
Il Vicenza è partito con l’obiettivo di conquistare una salvezza tranquilla ma la classifica sorride e legittima ambizioni da play-off. E’ il vostro nuovo obiettivo?
«Oggettivamente è molto difficile fare delle previsioni, storicamente la serie B regala molti risultati altalenanti anche da quelle formazioni che partono con obiettivi ambiziosi. Siamo una squadra che sa imporre il proprio gioco anche lontano dal Menti e sappiamo affrontare i momenti difficili anche all’interno della stessa gara. Penso al primo tempo di Latina e a quello di sabato scorso, dove siamo andati sotto ma abbiamo avuto la forza e la capacità di ribaltare il risultato avverso. Con il Perugia abbiamo raccolto tre punti preziosi, con merito, mentre a Latina abbiamo strappato un punto. Si fa presto a scendere, dobbiamo mantenere alta la guardia rimanendo concentrati su quelle che sono le nostre potenzialità».
Lei ha giocato molti anni in A, quali sono le motivazioni che l’hanno portata ad accettare la corte del Vicenza a gennaio? I rumours del calciomercato riferivano di un interesse anche del Cesena…
«Con i direttori avevo già avuto modo di parlare nel mercato estivo, era già una loro volontà quella di avermi. Il fatto di non aver trovato spazio a Bergamo ha facilitato questo processo. La loro stima ha fatto si che mi convincessi, c’è stata una voglia reciproca e poi ho accettato Vicenza, una società con grande tradizione anche nella massima serie. Sono felice della scelta fatta, lo ribadisco. Questa è una piazza abituata ad alti palcoscenici».
Dei suoi nuovi compagni c’era qualcuno che conosceva già?
«Si Samprisi e Gentili con i quali avevo già giocato. Ma anche diversi di loro li avevo affrontati da avversario nella stagione che ho fatto in B con l’Atalanta».
Chi l’ha sorpreso maggiormente?
«Giovanni Sbrissa, se devo fare un nome solo. Ha diciotto anni ma una grande personalità oltre che doti che sta mettendo in mostra ogni qualvolta viene chiamato in causa. Io consiglierei di fare affidamento su di lui, un giovane di qualità».
La rinascita di un tecnico di valore come Marino è il simbolo della vostra squadra, con molti giocatori che venivano da stagioni altalenanti. E’ questa voglia di riscatto il vostro vero punto di forza?
«C’è un mix giusto a mio avviso, molti giocatori avevano sposato un progetto diverso, basato sulla Lega pro. Poi c’è stato il ripescaggio e i ragazzi si sono calati bene nella nuova dimensione, con l’aggiunta di molti giocatori che questa categoria l’avevano già fatta e di sicuro valore. Il mister ha grandi motivazioni e questo per noi è molto importante, credo che la sua mano si veda molto nel nostro modo di giocare».
Sabato vi attende una gara molto difficile in quel di Bari. E’ preventivabile una reazione dei galletti dopo la batosta di Livorno…
«Vorranno riscattarsi da questa umiliazione, non è facile digerire una sconfitta con cinque gol al passivo. Vorranno ripartire da sabato, hanno buone individualità ma sanno di affrontare una squadra in salute. E’ giusto pensare più in casa nostra, dobbiamo andare li e seguire quanto di buono abbiamo proposto ultimamente».
Da giocatore di grande esperienza vuole mantenere i piedi per terra ma in caso di vittoria certi sogni potrebbero essere legittimati?
«Porsi obiettivi maggiori nella vita è normale, bisogna mantenere dell’equilibrio anche quando non saremo al massimo della forma».