2015
Vicenza, Di Gennaro: «Ci attendono quattro partite decisive.Palermo? Ne parleremo»
Il centrocampista a Calcionews24.com: «In estate era tutto fatto con il Leeds»
Sognare non costa nulla e il Vicenza inizia a prenderci gusto. La squadra di mister Marino lancia la sua candidatura alla seconda posizione attualmente occupata dal Bologna. Risultati sorprendenti, considerando il percorso, ma ottenuti grazie ad un gioco spettacolare alla coesione che si è creata tra la squadra e un pubblico tornato a riempire il Menti come negli anni della serie A. A dirigere l’orchestra ci pensa Davide Di Gennaro, considerato uno dei migliori giocatori formatisi nel settore giovanile del Milan, che ha a Vicenza sta indossando i panni del leader come mai gli era capitato in carriera. Di Gennaro non si nasconde e, ai nostri microfoni, lancia la volata verso la serie A.
Dopo la vittoria di venerdi scorso ad Avellino, per il Vicenza si sono aperti scenari importanti: il secondo posto è alla portata?
«Alla portata nel senso che ormai stiamo fornendo, da mesi, delle prestazioni importanti. La nostra classifica attuale rispecchia in pieno l’andamento dell’ultimo periodo, dove abbiamo centrato diversi risultati di livello. Cercheremo di giocarci le nostre carte fino alle fine, con le nostre qualità e mettendoci tutto l’impegno possibile. La tifoseria sa che ci stiamo mettendo tutti del nostro meglio, la nostra forza è il collettivo».
Adesso avrete sulla carta due gare agevoli contro Cittadella fuori e Varese in casa: è il momento cruciale della stagione?
«Quella con il Cittadella non sarà sicuramente una gara agevole per tanti motivi: sono impegnati nella lotta salvezza e davanti il proprio pubblico sono molto temibili. Dobbiamo scendere in campo con la giusta mentalità, non dare niente di scontato perchè in serie B puoi vincere o perdere con chiunque. Avremmo delle gare con tutte squadre impegnate nella lotta salvezza, sarà fondamentale pareggiare almeno la loro grinta e far pesare le nostre qualità tecniche».
Come ci arriva la squadra a livello morale e fisico sopratutto?
«L’entusiasmo che si respira in città è contagioso e ci sta dando una grossa spinta a livello morale. Tutto sta girando per il meglio, c’è grande coesione tra staff tecnico, squadra e tifosi. A livello fisico abbiamo speso tanto, è vero. Siamo stati impegnati in una grande rimonta ma con lo staff tecnico e i preparatori stiamo lavorando al meglio, trovando soluzioni alternative per rimanere in forma in questa fase decisiva della stagione».
Spesso vieni marcato a uomo: hai la sensazione di essere il migliore interprete nel ruolo di regista davanti alla difesa?
«Sicuramente è una cosa che mi rende felice perchè vuol dire che viene temuta la squadra e il suo modo di giocare. Spesso con il mister lavoriamo per trovare soluzioni che possano eludere la marcatura a uomo sul regista senza però snaturare il nostro modo di giocare. E’ questo aspetto che fa la differenza, abbiamo un’idea di gioco e la cerchiamo di portare su ogni campo.
Una metamorfosi la tua alla Pirlo con il qualche condividi l’esperienza al Milan.
«Mi trovo molto bene nel nuovo ruolo, dovevo misurarmi con continuità in questo ruolo per vedere se potevo reggerlo. E’ stata una scommessa vinta quella di venire al Vicenza e adesso voglio farmi conoscere nel mondo del calcio nel ruolo di regista. Le cose stanno andando bene e mi trovo perfettamente a mio agio».
Quali sono stati i segreti di questa stagione straordinaria del Vicenza oltre la capacità dei dirigenti di costruire una squadra per la B in dieci giorni?
«Va dato grande merito alla società per la competenza e gli sforzi profusi in soli dieci giorni. Il direttore Cristallini è stato bravissimo nel creare una squadra ben assemblata in tutti i reparti. Senza dubbio il tecnico Marino è stato il valore aggiunto ma anche i tifosi hanno avuto un ruolo trainante. Giocare al Menti pieno di spettatori incute timore agli avversari, è uno dei pochi campi della B in grado di darti quella carica in più».
Con il tecnico di Marsala ha un ottimo rapporto: è quello che ti ha dato di più in carriera?
«Anche con Bergodi a Modena mi sono trovato benissimo, senza nascondere quanto sia stato importante Marino per me quest’anno. Come ho detto spesso, è il nostro valore aggiunto e mi ha dato molto».
Consigli per gli acquisti: quali i giocatori su cui puntare per il salto di categoria?
«Siamo un gruppo forte in tutti i reparti ma i giovani che mi hanno impressionato di più sono Sbrissa e D’Elia. Il primo è un centrocampista molto valido con ampi margini di miglioramento data la giovane età mentre D’Elia è un terzino molto bravo, grande personalità e continuità di rendimento. Guarda sono sincero: spero davvero di poter salire in A con questa squadra, ce lo meriteremmo per quanto abbiamo fatto. Confermare tutto il gruppo sarebbe importante ma adesso rimaniamo concentrati sul finale di stagione».
Spezia Modena e Vicenza, quale la stagione migliore e perchè?
«Modena a livello offensivo è stata l’esperienza migliore, ho segnato molto e fatto anche tanti assist. Mi sono trovato benissimo li con la piazza ma anche Vicenza mi sta dando molto, quella continuità che mi era mancata in passato. Sono contento di vestire questa maglia».
Quale scelta non rifaresti?
«Dirlo adesso è un pò difficile, sicuramente l’aver fatto la serie A quando ero molto giovane mi ha penalizzato. Ho giocato, sempre in prestito, in società in lotta per la salvezza e le mie qualità non venivano fuori come avrei voluto. A Livorno siamo anche retrocessi, se mi dovesse arrivare una chiamata dalla serie A la prenderei con un altro spirito rispetto al passato».
Il tuo cartellino al Palermo, vedi il tuo futuro in rosanero?
«Sono legato a loro contrattualmente, a fine anno discuteremo con loro del mio futuro».
Credi che non ci possa essere una nuova occasione lì?
«Difficile dirlo, sono cambiati alcuni dirigenti ma voglio sottolineare che a Vicenza sto benissimo».
Ti piace molto viaggiare, ha mai avuto la possibilità di andare a giocare all’estero?
«Si, l’estate scorsa era praticamente tutto fatto con il Leeds ma poi saltò tutto. E’ un’idea che mi intriga quella di giocare all’estero ma dipende con che curriculum arrivi. All’estero non è mai facile imporsi».
Lotta per la serie A, quali sono le tue favorite?
«Dal Pescara in su sono tutte in lotta e con eguali possibilità di riuscita. Frosinone, Spezia, Avellino e Perugia sono molto temibili. Noi adesso avremmo quattro gare con squadre che lottano per salvarsi, saranno fondamentali per arrivare con un buon bottino di punti agli scontri diretti finali che avranno un peso enorme».
FOTO: Vicenzacacio.com