2009
Vialli: “Pazzini e Cassano, tocca a voi. Mi sarebbe piaciuto giocare con Antonio”
L’Italia si presenta a Marassi con Cassano e Pazzini in attacco, così la Gazzetta dello Sport per commentare la coppia azzurra chiama Gianluca Vialli, attaccante (in coppia con Mancini) da scudetto blucerchiato: “A me questa Nazionale piace. Abbiamo detto tutti che Prandelli doveva battere la strada della qualità e questo gruppo ha creatività e potenza. Davanti poi, se Cesare riuscirà ad attuare il suo progetto di giocare con un centravanti come Pazzini e ai suoi lati Balotelli e Cassano bisognerà fargli i complimenti. Quel che più conta è l’equilibrio. Penso che siano i giocatori con maggior talento e qualità ed è giusto che in azzurro si sentano a proprio agio. Entrambi forse dovrebbero migliorare quando la squadra non è in possesso palla però, vista la carta d’identità , potrebbero essere i Totti e Del Piero del futuro. Da loro ci aspettiamo moltissimo. La Serbia? Sono un po’ i brasiliani dell’Est. Squadra tecnica e con tanti giocatori di esperienza internazionale. La guerra nei Balcani, poi, ha accentuato la componente nazionalista. E il nostro scalpo è sempre pregiato. Marassi una spinta il più? Lo sarà se lo meriteremo perchè è esigente. Comunque con questa folta colonia di doriani e genoani in azzurro prevedo una serata calda. Sembra di essere tornati ai tempi di Boskov e Bagnoli. Il paragone con me e Mancini? Ci può stare. Noi eravamo più intercambiabili nelle posizioni, ma loro hanno delle doti che non possedevamo. Pazzini, ad esempio, di testa è più forte di me e Cassano nel saltare l’uomo è più efficace di Roberto. Le dico una cosa: mi sarebbe piaciuto giocarci insieme con uno come Antonio. Ma questi 25 anni sono passati troppo in fretta”.