2013
Vialli: ?Napoli spacciato se vince la Juventus?
NAPOLI JUVENTUS VIALLI – Cresce l’attesa per la sfida tra il Napoli e la Juventus, non solo per la rivalità tra le due squadre e l’importanza del match, ma soprattutto perché potrebbe trattarsi di una partita determinante nella corsa scudetto delle due compagini. Gianluca Vialli ne ha parlato a La Stampa, dove ha dichiarato: «Per la Juve non so, per il Napoli è l’occasione per rigiocare le proprie carte se riesce a vincere. Salirebbe l’entusiasmo e instillerebbe negli avversari il dubbio di essere rimontati. Altrimenti a Napoli crescerebbe la delusione. In passato abbiamo visto altre rimonte importanti e restano molte partite da giocare. Per me la botta che la Juve darebbe al Napoli con una vittoria starebbe soprattutto nella sfiducia che infonderebbe nei suoi giocatori. Direbbero: se questi sono venuti a casa nostra e ci hanno battuto in un clima del genere vuol dire che sono più forti e non c’è niente da fare. Più o meno inconsciamente comincerebbero a guardarsi dalla rimonta di chi sta dietro, Lazio, Milan, Inter, più che tenere d’occhio la Juve e lo scudetto».
L’ex attaccante bianconero ha poi analizzato il momento delle due squadre, a partire dalla Juventus: «La Juve sta meglio perché ha superato indenne il momento di flessione che è fisiologico in un campionato e sul quale, come dice Buffon, può aver inciso l’idea che la pratica fosse chiusa. Aveva un buon vantaggio, non ha preso il largo però è rimasta davanti. Il Napoli è un’ottima squadra che forse sta facendo più del proprio potenziale però quando sei costretto a vincere è più difficile, magari non ti riesce il contropiede o il colpo decisivo. A Udine ha giocato bene tuttavia senza la necessità di fare il risultato probabilmente avrebbe vinto. Per chi è abituato a vincere, il peso della responsabilità è meno grave perché l’ha affrontato in passato e ne ha già pagato il conto. Il Napoli lo vive adesso: tre pareggi in campionato e due sconfitte in Coppa si spiegano anche così».
Vialli ha poi analizzato le incognite (per vari motivi) Cavani, Insigne, Giovinco e Pogba: «Credo che Cavani sia la prima preoccupazione di Conte. Si sa che i grandi giocatori di solito escono dal buio nelle grandi occasioni. E poi c’è Insigne. Sarà decisivo? Lo diventerà ancora di più. Varia il tipo di passaggi, è creativo. In lui vedo la capacità di fare cose semplici e subito dopo qualcosa di brillante. Ci sono giocatori con le sue caratteristiche che ti lasciano in 10, lui no. Giovinco? Se Conte lo stima vuol dire che in campo fa bene le cose che gli chiede. Sul giudizio dall’esterno pesano spesso l’eleganza, l’aspetto fisico, il carisma: un allenatore invece valuta sui numeri e le statistiche. Purtroppo Giovinco è condannato a dimostrare continuamente qualcosa, mentre c’è chi ha la fortuna di essere considerato bravo a prescindere. Pogba? Ha fatto subito grandi cose che gli rendono tutto più semplice. Ma così si è alzata l’asticella delle attese. Fa che giochi 3 partite normali e gli diranno che si è montato la testa».
Infine, Vialli ha spiegato che tipo di partita bisogna aspettarsi: «Una in cui ciascuno giocherà per imporsi, anche la Juve sebbene possa andarle bene il pari: se poi succede che deve arroccarsi in difesa come a Glasgow non è per scelta e bisogna possedere i polmoni del Celtic per inchiodarla lì».