2013

Viaggio al termine dei gironi: le qualificate a Brasile 2014

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Sono già in 18 con il biglietto per Rio, ne mancano 14 che usciranno dai playoff

INSOMMA – E così siamo stati capaci di pareggiare per due a due sia con la Danimarca sia con l’Armenia nelle ultime due partite del gruppo di qualificazione ai mondiali del 2014. L’Italia doveva vincere almeno una di queste due gare per poter andare in Sudamerica come testa di serie e invece sono arrivati due scialbi pareggi che hanno solamente testimoniato come la difesa azzurra faccia acqua da tutte le parti. Se si aggiunge che il gruppo dell’Italia è stato quello con la peggior seconda qualificata, ecco allora un quadro perfetto del rendimento dell’Italia, buono ma certamente non così ottimo come si può pensare. Il livello medio di quelle nazionali un tempo considerate “piccole” o comunque non alla stregua delle solite vincenti si è alzato come abbiamo potuto constatare vedendo giocare l’Armenia, ma se si analizza il gruppo delle teste di serie al Mondiale vediamo che compaiono Svizzera, Belgio e Colombia, tre team dal palmares non molto illustre – i colombiani comunque nel 2001 vinsero una Copa America seppur senza le big – ma che nel corso del girone hanno mostrato un gran calcio e soprattutto hanno vinto e convinto.

TRE SORELLE – Svizzera e Belgio sono due nazionali destinate a far bene, entrambe hanno in comune il meltin pot dei giocatori, provenienti dalle più disparate zone del mondo ma che nelle relative nazioni di appartenenze sicuramente sono stati trattati meglio di Balotelli, per dire. Le due squadre hanno in rosa giovani straordinari e mentre la Svizzera pare più quadrata, più grantica, nel Belgio il gioco si apre alle invenzioni dei molti giocatori talentuosi là davanti, basti pensare a Hazard, Mertens, Fellaini e alle punte Lukaku e Benteke. L’inesperienza però potrebbe essere il risvolto della medaglia, ma comunque parliamo di giocatori che nelle rispettive squadre di club giocano le coppe europee ad alti livelli. La Colombia invece sfrutta potenzialità incredibili, basti pensare a Muriel, Falcao e Martinez in avanti; guidata da centrali d’esperienza e con dei terzini centometristi (Armero e all’occorrenza Cuadrado), la squadra di Pekerman ha un centrocampo strabiliante e riesce a mixare l’esplosività di Guarin con la classe di Rodriguez o Quintero.

GIROVAGANDO PER IL MONDO – Tra le teste di serie troveremo inoltre le solite note Argentina, Brasile – paese ospitante e quindi testa di serie a prescindere dalla bacheca – Spagna e Germania, tutte capaci di affrontare senza molti timori il girone di qualificazione, di sicuro queste quattro sono se tra le principali favorite per la vittoria del Mondiale, sia per continuità che per storia e rendimento. L’incognita è dettata dall’Uruguay, il quale per qualificarsi deve affrontare uno spareggio non impossibile con la Giordania e qualora succedesse il patatrac clamoroso dei charrùa allora l’Olanda soffierebbe all’italia l’ultimo posto nelle teste di serie. Anche l’Inghilterra non è tra le migliori piazzate nel sorteggio, paga alcuni anni di gestione un po’ rivedibile e anche un calo evidente che la porta a macinare gioco con fatica e senza quello spettacolo di qualche stagione fa. Torna ai mondiali la Russia dello zar Capello, mentre a proposito di generazioni di fenomeni si qualifica anche la Bosnia per la prima volta nella sua storia. Non si hanno invece particolari sorprese invece si volta lo sguardo verso le squadre asiatiche: Sud Corea, Australia, Iran e il Giappone tutto tattica di Zaccheroni hanno già il pass per il Brasile.

SORPRESE – Fa un po’ scalpore invece il ritorno di due nazionali come Honduras e Costa Rica – qualificatesi insieme agli Stati Uniti – a discapito di una squadra come il Messico, costretto allo spareggio con la Nuova Zelanda dopo un cammino stentoreo e qualche prestazione al di sotto delle aspettative. Parlando di sorprese basta andare un po’ più a sud e spostarsi in Ecuador, dove la differenza reti ha premiato la Tricolor e l’ha mandata direttamente a Brasile 2014 con tanti saluti ai già citati uruguaiani. Aspettando invece i risultati delle nazionali africane, qualche risultato sinceramente inaspettato è stato registrato in Europa: il Portogallo per l’ennesima volta è stato costretto ai playoff così come la Francia e attenzione che le due squadre potrebbero pure scontrarsi in un doppio match da brividi; l’Islanda invece si è messa in luce e ha strappato l’accesso ai preliminari grazie a un pari in Norvegia, lo stesso dicasi per la Romania che ha fatto fuori la più quotata Turchia. Nell’estate 2014 rimarranno davanti alla tv anche Polonia, Austria, Irlanda e Serbia, le quali erano partite se non con i favori del pronostico, almeno con un occhio di riguardo su di sé. Sono già in 18 con il biglietto per Rio, ne mancano 14: dalla prossima sosta per le nazionali avremo il quadro completo delle qualificate per poi mettersi comodi a vedere il sorteggio del 6 dicembre e sperare in un’urna fortunata. Anche se tutti ricordiamo come è andata nel 2010…

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